
Fine settimana denso di soddisfazioni per l'Italia di neve e ghiacco. Eppure qualche rimpianto rimane.
Ai mondiali di slittino di Lake Placid l'Italia ha raggiunto l'oro dove non era assolutamente atteso. Il doppio composto da Gerhard Plankensteiner e Oswald Haselrieder (voto 9) ha conquistato il successo sul catino artificiale statunitense con due manche pressoché perfette, lasciando dietro i forti tedeschi Florschutz e Wustlich per 57 centesimi. Non che i due azzurri fossero outsider, considerata la lunga carriera alle spalle e le medaglie passate (bronzo alle Olimpiadi di Torino, argento all'appuntamento iridato di Altenberg del 1996). Però i due non trionfavano in una gara di Coppa del Mondo da 2 anni.
Armin Zoeggeler (voto 10 a prescindere) era invece assolutamente favorito per il metallo più pregiato. Eppure ha dovuto piegarsi ad un atleta che in stagione non aveva raccolto granché, ma che nei momenti che contano è capace di trasformarsi. E' Felix Loch, 19enne tedesco di Sonneberg, alla seconda affermazione consecutiva. Il giovane slittinista ha preceduto Armin di 217 millesimi e l'austriaco Daniel Pfister. Per l'altoatesino, che di ori iridati ne ha conquistati 5 (l'ultimo nel 2005), si tratta comunque di una splendida dimostrazione di forza, considerate le alte temperature di gara a cui di solito non riesce ad adattarsi. E l'ennesima prova che a Vancouver sarà sempre lui l'uomo da battere.
Spostandoci in Norvegia, ad Hamar, raccogliamo l'ottimo bronzo di Enrico Fabris (voto 8,5) ai Mondiali all around di pattinaggio di velocità. La specialità non è la stessa che andrà in onda a Vancouver, perchè in questo contesto gli atleti si sono battuti su 4 distanze (500 m, 1500 m, 5000 m e 10000 metri) e la classifica finale è stata determinata dalla somma dei tempi e dei corrispettivi punti, mentre in Canada le medaglie saranno assegnate per ogni singola distanza. Il terzo posto del 27enne di Asiago è la conferma del suo assoluto valore, e la difesa del doppio oro olimpico non è un miraggio. Ad Hamar ha conquistato il terzo oro iridato consecutivo il fortissimo olandese di Heerenveen Sven Kramer, che a 22 anni è già dominatore.
Infine, tornando in Val d'Isere, c'è da registrare la prima medaglia iridata di Nadia Fanchini (voto 7,5), terza nella discesa libera dietro all'insuperabile bi-campionessa del mondo Lindsey Kildow Vonn e alla talentuosa svizzera Lara Gut. Per la bresciana di Lovere può considerarsi la definitiva esplosione dopo tanti buoni piazzamenti in Coppa del Mondo. Una discesa perfetta, con forse qualche errore di linea nella parte finale che le ha certamente sottratto l'argento. Ma insomma, è più un terzo posto conquistato che non un secondo perso. I mondiali francesi ripartiranno dalle gare tecniche, e per l'Italia ci saranno numerose occasioni di podio: Denise Karbon, Manuela Moelgg, suo fratello Manfred, Massimiliano Blardone e perchè no Nicole Gius, Giorgio Rocca e Giuliano Razzoli. Stay tuned.
Daniele Todisco
Nessun commento:
Posta un commento