lunedì 1 febbraio 2010

Nato da una costola dello sci alpino, il freestyle ha vissuto per anni all'ombra di sport più diffusi e praticati. Riconosciuto solo nel 1979 dalla FIS, è entrato in orbita olimpica nel 1988- a Calgary- come sport dimostrativo. Lo strapotere Francese nelle gobbe di quegli anni ne abbreviò la permanenza nel limbo della burocrazia, tanto che già nel 1992 – giochi di Albertville- il freestyle entrò a pieno merito nell'elite olimpica. Primo campione a cinque cerchi fu proprio il transalpino Grospiron che si impose sul connazionale Allamand. Due anni dopo- Lillehammer '94- vennero messi in palio anche i titoli dell'aerials. Da Vancouver i titoli in palio saranno sei con l'inserimento dello skicross.

Enorme è la diversità tra le tre specialità del freestyle. Le gobbe richiedono il giusto mix tra rapidità ed eleganze, in un esercizio che mette a dura prova articolazioni e legamenti degli atleti. L'aerials è trasposizione invernale del volteggio, laddove l'attrezzo è sostituito da una rampa innevata. In entrambi i casi, l'ultima parola spetta ai giudici. Per lo skicross vi invitiamo a far riferimento a quanto già passato su questi schermi... Difficile quindi capire la scelta della federazione di riunire sotto un unico circuito di coppa tutte e tre le discipline.

Le gare della prossima Olimpiade, ben dilazionate sulle due settimane dei giochi, si svolgeranno nel complesso di Cypress Mountain, località che ospiterà anche le gare di snowboard.

IL PASS PER VANCOUVER


Centottanta gli atleti che la FIS ammetterà ai prossimi giochi: 30 nelle gobbe, 25 nell'aerials e 35 nello skicross, da moltiplicarsi per i due generi. Criterio richiesto per il pass olimpico, la presenza tra le prime trenta posizioni di coppa del Mondo, o- in alternativa- dei campionati iridati, oltre ad un minimo di 100 punti nel ranking FIS. Non più di quattro gli atleti per nazione in ogni gara. La federazione ha inoltre posto in 18 il numero massimo di atleti per un singolo comitato olimpico.

GLI ITALIANI IN GARA

I colori azzurri saranno rappresentati in terra canadese dalla sola Deborah Scanzio, unica in grado di qualificarsi nelle gobbe. Nona a Torino 2006 appena ventenne, l'atleta delle Fiamme Azzurre ha saputo raggiungere nel quadriennio traguardi importanti, su tutti uno storico bronzo ai Mondiali casalinghi di Madonna di Campiglio nel 2007 e tre podi in coppa negli anni a seguire.

Nonostante un inizio in sordina nella CdM 2010, la Scanzio è parsa in netta crescita nelle ultime tappe in Nord America, dove ha ottenuto anche due piazzamenti nelle dieci. La medaglia sembra impresa ardua ma non impossibile.

LA LOTTA PER LE MEDAGLIE


Gare Femminili


Gobbe- Indiscussa favorita è la padrona di casa e campionessa olimpica in carica Jennifer Heil. La Canadese, primatista in coppa di specialità, si presenterà ai giochi con quattro successi consecutivi nelle ultime tappe del circuito. Grande incognita la Giapponese Aiko Uemura, giunta ormai alla quarta olimpiade: la 31enne nipponica è la campionessa del Mondo in carica, ma in quell'occasione aveva dalla sua il fattore casalingo. La forma non sembra più quella del 2008-09, quando i successi in coppa erano all'ordine del giorno, ma Aiko si giocherà le sue carte. A contrastare la Heil sarà quindi lo squadrone a stelle e striscie con Heather Mcphie, Hannah Kaerney e Kristi Richards. Le speranze europee sono riposte nella Ceca Nikola Sudova, atleta parsa in grandissima forma nelle centellinate apparizioni stagionali.
A Torino- come già anticipato, si impose la Heil. Argento alla Norvegese Kari Traa, bronzo alla transalpina Laoura.

Aerials- sarà una gara all'insegna del Dragone. Le tappe di coppa degli ultimi anni hanno preso la piega di un campionato nazionale Cinese. L'innesto di tecniche d'allenamento già sperimentate dalla nazionale di ginnastica artistica ha infatti portato la squadra orientale a dominare in lungo e largo la disciplina. Sulla carta è l'ormai navigatissima Nina Li- già argento a Torino- la favorita della gara. Le vere insidie dovrebbero arrivarle dalle connazionali Xinxin Guo e Mengtao. Quest'ultima, sebbene 20enne, può già vantare sei podi di coppa ed un argento iridato: indizi che ne fanno l'erede designata della Li.
Prima rivale delle Cinesi sarà l'Australiana Lydia Lassila, la cui storia merita qualche parola. Di madre Italiana e padre Cipriota, Lydia, il cui cognome da nubile è Ierodiaconou, entra giovanissima nel giro della nazionale di ginnastica artistica Aussie. La delusione per la mancata partecipazione ai giochi di Sydney la convincono ad indossare un paio di sci e provare a saltare: gli esiti sono assai convincenti e Lydia inizia la stagione olimpica del 2006 come una delle papabili per l'oro di Torino. Ma i problemi al tendine d'achille la tormentano e si presenta malconcia alla rampa di Salice d'Ulzio: nel secondo salto il tendine cede di nuovo e l'urlo straziante dell'Australiana entra tra le immagini più toccanti dei giochi. Dopo 23 mesi di inattività, con in mezzo un matrimonio e qualche esperienza imprenditoriale, Lydia è tornata a saltare ed a vincere; Vancouver sarà la sua occasione di riscatto.
A Torino- si impose la Svizzera Evelyne Leu, che 34enne difenderà il titolo sulle nevi canadesi. Alle sue spalle la cinese Nina Li e l'Australiana Alisa Camplin.

Skicross- dominatrice incontrastata di specialità è la Francese Ophelie David, autentica cannibale che marchia il suo nome sulla sfera di cristallo ininterrottamente dal 2004. La Transalpina, bi-campionessa del mondo nel 2006 e nel 2007, ha però mancato l’appuntamento iridato nel 2008, ed ha chiuso soltanto al settimo posto i mondiali 2009, a dimostrazione della difficoltà, per i campioni di questo sport, nei grandi appuntamenti. A marcare Ophelie saranno le rappresentanti canadesi, su tutte Kelsey Serwa, Asleigh McIvor e Julia Murray, che fanno della squadra casalinga un'autentica corazzata. Ulteriore chiarimento sui motivi dell'ingresso della disciplina nel mondo a cinque cerchi...

Gare Maschili

Gobbe- Per tornare sul tema degli Australiani dai trascorsi curiosi, le gobbe sono il regno incontrastato di Dale Begg-Smith. Per lui l'olimpiade Canadese sarà l'occasione di un ritorno alla città che lo ha visto nascere e crescere. Ma Dale, più per l'oro olimpico conquistato a Torino, è famoso per essere il ragazzino divenuto milionario (e parliamo di dollari canadesi) ad appena 13 anni quando fondò una società informatica nel ramo degli spyware. Da allora, archiviato il problema economico, ha potuto dedicarsi a tempo pieno al freestyle. Divenuto cittadino Australiano nel 2004, ha conquistato un titolo olimpico, un campionato del mondo- entrambi su nevi Italiane- oltre a 4 coppette di specialità nelle gobbe ed una coppa assoluta nel 2007.
A spodestare il re ci proverà anzitutto il padrone di casa Bilodeau. In lizza per la medaglia più prestigiosa anche lo Svedese Bjoernlund ed il Francese Colas.
A Torino- sua maestà Begg-Smith mise in riga il Finlandese Mikko Roinkanen e lo Statunitense Toby Dawson.

Aerials- Si preannuncia un bis di quanto accaduto a Torino dove il duello tra la nazionale Cinese e quella Bielorussa fu serrato. In quell'occasione la spuntò l'asiatico Han Xiaopeng, ormai scivolato molto indietro nelle gerarchie cinesi.
A dominare la stagione di coppa, il Bielorusso Anton Kushnir, reduce da tre successi consecutivi. Per imporsi dovrà resistere alla carica dei Cinesi Qi, Jia, Liu e Wu: meno di 85 anni in 4, il più “vecchio” ne ha 25... nel freestyle come nella ginnastica, le carriere dei cinesi hanno scadenze molto brevi.
Terzo incomodo, e unica vera speranza dell'arco Alpino, lo Svizzero Renato Ulrich.
A Torino- oro a Han Xiaopeng che si impose per 2 punti sul Bielorusso Dashinski. Bronzo al Russo Lebedev.

Skicross- amante del Windsurf e laureato in ingegneria, il 35enne Tomas Kraus è il simbolo di questa specialità. Vincitore di coppa dal 2005 al 2009 con la sola interruzione nel 2007, il Ceco è parso sottotono dopo il 23esimo posto agli ultimi mondiali.
A provare a soffiargli l'onore del primo alloro olimpico nello skicross ci proveranno lo Svizzero Michael Schmid, leader di coppa, l'Austriaco Andreas Matt, campione del Mondo in carica ed il Francese Xavier Khun, atleta dalla grande esperienza. Grande attenzione anche all'idolo locale Christopher Delbosco vincitore dell'ultima tappa di CdM a Lake Placid.
Infine spazio ad una vecchia conoscenza degli amanti dello sci alpino, Daron Rahlves. Salito negli ultimi tempi al vertice della specialità raggiungendo un nono posto agli scorsi mondiali ed addirittura un podio in coppa- secondo- nella recente tappa Austriaca di Oberndorf, lo Statunitense andrà a Vancouver con la spensieratezza di chi non ha nulla da perdere.

Marco Cinelli

Nessun commento:

Posta un commento

Stats