Marianna Longa 7 - Suo il miglior piazzamento azzurro nella due-giorni elvetica, già questo le vale mezzo punto sopra la sufficienza. L'altro glielo assegnamo in virtù della sua scarsa affinità con le gare sprint. Alla soglia dei 30 anni, la livignasca dimostra un carisma ed una mentalità vincente che crescono di gara in gara.
Valerio Checchi 6 - Di incoraggiamento per lui e per l'intera squadra di fondo maschile. In attesa di tempi migliori, accogliamo con soddisfazione il 18° posto del fondista laziale: dopo un'intera stagione vissuta nell'anonimato, si intravedono - finalmente - spiragli luminosi.
Matteo Anesi 8 - Pochi si ricordano di lui e del suo oro olimpico nell'inseguimento a squadre di pattinaggio di velocità. Cresciuto all'ombra di Enrico Fabris, il 25enne di Baselga di Pinè ha lentamente raggiunto la maturazione in grado di porlo nell'elite del mezzofondo, ed i suoi record nei 1000 e 1500 ne sono prova tangibile. Tassello imprescindibile nel terzetto dell'inseguimento.
Michael Gufler 6,5 - Lo aspettiamo da anni. E' passato un lustro da quando sembrava sul punto di esplodere...e invece no, buio totale. Un 14° posto non è certo la sua massima aspirazione, ci mancherebbe, ma quanto visto in Val d'Isere potrebbe essere un buon punto di ri-partenza.
Patrick Staudacher 8 - Altro voto alto, perchè se lo merita tutto. Aveva iniziato la stagione in sordina, anche troppo, in Canada era irriconoscibile. Ma se ha bisogno di carburare prima di sfornare prestazioni del genere che faccia pure. Eguaglia il suo miglior risultato in CdM in superg, ci va vicino in discesa. I grandi appuntamenti non gli dispiacciono, d'altronde è campione del mondo...vabbè, non aggiungiamo altro.
Manuela Moelgg 5 - Il voto è alla sua controfigura, Manuela è un'altra. E' un periodo in cui va tutto storto, pazienza. Aspetteremo. E' successo anche a Manfred qualche anno fa, ed è ri-successo anche in tempi recentissimi. Eppure i risultati son tornati. Basta venirne a capo, lei nella gara singola è in grado di tutto.
Giulia Gianesini 7 - Portento. Aggressiva, veloce, ha i numeri per ottenere molto più di un 15° posto. La seconda manche di Are lo dimostra, se solo riuscisse ad inanellare due manche su questi livelli. Emergere in una corazzata del genere non è facile, eppure è lì a mettersi in luce. Conquistare un posto nel quartetto olimpico sembra impresa impossibile, ma mettere un po' di pressione a chi al momento sembra dormire è cosa buona e giusta.
Christian De Lorenzi 7 - Almeno finchè la miccia Lukas Hofer non esploderà del tutto, è lui l'alfiere della squadra maschile di biathlon. 19° nella sprint, si ferma a ridosso dei primi 10 nell'inseguimento con 19/20 al tiro (con discreta velocità d'esecuzione) e un buon passo sugli sci. Ha carattere e qualità per cime più alte, può azzeccare la gara da podio.
Roberta Fiandino 4,5 - Simbolo del pessimo weekend di biathlon al femminile. Roberta, a pari di tutte le altre compagne, nella sprint finisce molto lontano dal 60° posto che vale l'accesso all'inseguimento. Il 7/10 al poligono può essere anche casuale, ma le carenze nel fondo appaiono incolmabili, per lo meno a livello di Coppa del Mondo.
Reinhold Reiner 7+ - A 36 anni suonati l'altoatesino accumula risultati di rilievo in Coppa del Mondo. A livelli evidentemente più bassi di Zoeggeler, ma anche lui ha una continuità di rendimento di tutto rispetto. Quarto a Lillehammer, miglior piazzamento stagionale. Vancouver sarà per lui la quarta Olimpiade, punta a migliorare l'ottavo posto di Torino e Nagano.
martedì 15 dicembre 2009
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