
Perchè non capita spesso che 2 azzurri arrivino tra i primi 20 della classifica di una prova di Coppa del Mondo di combinata nordica, nè che altrettanti si qualifichino per la seconda manche di una gara di Coppa del Mondo di salto con gli sci.
In ordine cronologico, i primi sussulti sono arrivati da Engelberg (Svizzera). Nella prova dal trampolino hs 137 in cui lo svizzero Simon Ammann e l'austriaco Gregor Schlierenzauer hanno ribadito di essere hors catégorie rispetto a tutti gli altri, Sebastian Colloredo si è piazzato al 14° posto, davanti a fuoriclasse del calibro di Janne Ahonen e Wolfgang Loitzl, e Andrea Morassi ha conquistato qualche punticino con un discreto 28°.
Superare lo scoglio della qualificazione e poi entrare tra i 30 che disputano la seconda manche non sono operazioni semplici. Speriamo che i due azzurri trovino, in questo senso, più continuità.
Continuità di prestazioni che oramai appartiene ad Alessandro Pittin, 11° anche in quel di Ramsau (Austria). Senza esagerare, la posizione sta stretta al friulano, soprattutto considerando l'andamento della gara. Avesse tenuto il ritmo dello statunitense Spillane, sarebbe certamente entrato tra i primi 10. Comunque trattasi di ulteriore conferma.
Stupefacente, al contrario, il 20° posto di Lukas Runggaldier, al migliore risultato della carriera. Partito 36° dopo il salto ha recuperato e saltato numerosi atleti, chiudendo a neanche 50'' dal vincitore, il francese Lamy Chappuis (sempre più maglia gialla di leader della classifica di Coppa), e dall'austriaco Felix Gottwald, in poche gare tornato competitivo per il primato.
Sabato e domenica si ripete. E' lecito sognare? Non solo a breve termine. In fondo si parla di un classe '90, un classe '88 e due classe '87. La nuova generazione.
Daniele Todisco
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