
Dicono non sia giusto esaltare eccessivamente una ragazza di 19 anni. Per non caricarla di responsabilità, per evitare di bruciarla. Tutto vero, condivisibile.
Rispettare tale dogma, però, non è che sia proprio semplice. Non lo sarebbe in condizioni normali, figuriamoci in un weekend grigio per i nostri colori come il cielo di Are.
Federica Brignone è di nuovo lì. Questa volta il podio lo sfiora soltanto, ma sciata, spettacolo ed emozioni sono pari a quelle regaleteci ad Aspen. Prima manche condizionata da una pista non certo perfetta e chiusa col settimo tempo, seconda frazione più veloce di almeno mezzo secondo rispetto alle migliori, e podio finale soltanto sfiorato. Ciò che invece viene conquistato è un posto nella top15 del ranking mondiale e futuri pettorali degni delle migliori sin dalla prima manche. A Lienz (28/12) il divertimento e l'adrenalina saliranno di livello e, bando alla scaramanzia, salirà anche l'asticella delle future (o imminenti?) velleità di Federica.
A vincere - meritatamente - è Tessa Worley (foto), la quale saluta la compagnia nella prima manche scavando un solco di 8 decimi e, gestendo nella seconda, bissa il successo ottenuto ad Aspen un anno fà. Completano il podio Maze e Zettel, rimane invece in ombra Kathrin Hoelzl (5°), protagonista assoluta nell'ultimo gigante sulle nevi americane. Ciò che balza all'occhio è però l'assenza delle regine di CdM: la gara di Lindsey Vonn dura pochi secondi, Maria Riesch non coglie l'occasione e vanifica il quarto parziale con una scivolata nella seconda manche.
Sufficiente il resto della compagine azzurra: l'assenza della Karbon pesa come un macigno, e l'erroraccio della Gius nella prima frazione aumenta ulteriormente la pressione sulle compagne. Manuela Moelgg (14°) conferma il grigiore delle ultime apparizioni, mentre Nadia Fanchini continua a risultare desaparecida nelle classifiche di qualsiasi disciplina. L'unica nota veramente lieta porta la firma di Giulia Gianesini (15° grazie a una seconda manche strepitosa), ma incoraggianti sono pure i parziali di Camilla Alfieri (seppur ritiratasi nella seconda manche) e Irene Curtoni (26° ma in crescita costante tra le porte del gigante).
Con lo slalom domenicale si chiude il weekend trionfale per le transalpine. Vince una fantastica Sandrine Aubert: seconda posizione nella prima manche, miglior tempo assoluto nella seconda frazione su una pista rovinata da ventinove discese, e vittoria strameritata. Le sorelle Riesch (2° Maria, 3° Susanne) completano il podio alle spalle della francese, mentre le briciole vengono spartite dalle restanti big della specialità (4° Zettel, 5° Paerson, 6° Zahrobska). Trasferta svedese di basso profilo per la regina Lindsey Vonn: ottava piazza in slalom e soli 32 punti totali che permettono all'amica Maria Riesch il sorpasso in classifica generale.
In ombra le italiane: benino Costazza (10° e definitivamente recuperata dal recente infortunio) e Gius (11° con discreta rimonta nella seconda manche), soltanto sufficiente Curtoni (26°). Giornata amara per Manuela Moelgg, al secondo ritiro consecutivo.
Si torna in pista venerdì in Val d'Isere con la supercombinata, cui farà seguito l'alta velocità di superg e discesa. Questa volta francese sarà solo lo scenario, le interpreti saranno le solite. Vonn vs Riesch, atto II.
Davide Collareta
La BRIGNONGE ci farà sognareeee!!!
RispondiEliminaA proposito della sfortunatissima Karbon, non trovo in rete nessuna informazione riguardo il suo stato fisico: se si presenterà a VAncouver, lo farà con ambizioni di podio?
Purtroppo Denise ha avuto l'ennesimo problema fisico: questa volta è stata operata al menisco. I tempi di recupero sembrano confortare in ottica Vancouver: l'atleta di Castelrotto rientrerà infatti nel gigante di Maribor a metà gennaio e, di lì alla gara olimpica, avrà quasi un mese per completare la preparazione. Non ci sentiamo quindi di tagliare fuori la Karbon anche dal discorso medaglia d'oro...
RispondiEliminaM.C.