martedì 15 dicembre 2009


Un weekend così se l'aspettavano in pochi.
Succede che in terra d'Oltralpe la bandiera tricolore torna sul podio. Non una, non due, bensì tre volte. In tre giorni. Recando in calce tre nomi differenti. Apre le danze Manfred Moelgg, terzo nella supercombinata di venerdì. Lo segue a ruota Werner Heel, anch'egli terzo nel super-g del sabato. Completa l'opera Massimiliano Blardone, secondo nel gigante di chiusura del lungo weekend di Val d'Isere. Dopo la trasferta nordamericana in chiaroscuro, un ritorno in Europa che non poteva esser più felice.

In supercombinata stravince Benni Raich. La facilità con la quale conquista i 100 punti è quasi imbarazzante: quarto tempo nella prima manche in superg, migliore in assoluto nella seconda tra i pali stretti, e distacchi finali epocali. L'unico in grado di non sfigurare al suo cospetto è il connazionale Marcel Hirscher, al di là di ogni più rosea previsione con il terzo tempo nella prima frazione, intelligentemente in difesa nella ripresa. Non fosse per il nostro Manfred, sul podio troveremmo solo tute rosse: sull'ultimo gradino, appaiato all'azzurro col medesimo crono, troviamo infatti Romed Baumann, giovane eterna promessa tra le cui virtù non figura certo la costanza. Rimangono a galla nella top10 specialisti dal calibro di Miller, Kostelic, Svindal e Zurbriggen. Inizia invece il weekend maledetto di Carlo Janka (out nella manche di slalom), ed è ghiotta l'opportunità che si lascia scappare l'elvetico Sandro Villetta: incredibilmente in vetta dopo la prima frazione, vanifica il tutto con una manche di slalom non certo degna di uno specialista con le sue potenzialità.
In chiave azzurra soddisfacente bottino di punti anche per Innerhofer (14°) ed Heel (16°), i quali precedono Pieruz (19°), Thanei (20°) e il giovanissimo Paris (21°).

Il superg di sabato mette in scena una sorta di mattanza: le linee nemiche tracciate dallo svizzero Flatscher giocano brutti scherzi ai più e, ironia della sorte, a farne le spese sono principalmente i connazionali rossocrociati: il weekend maledetto di Janka, la cui gara dura non più di 40 secondi, si conferma tale, e tale lo diventa anche per Cuche, Defago, Hoffmann e Grunenfelder. E quando gli svizzeri non ci sono, il resto del circus balla.
Ad approfittarne è il veterano Michael Walchhofer, il quale domina la gara dal principio alla fine ottenendo il secondo podio consecutivo di specialità e garantendosi il pettorale rosso per il prossimo appuntamento in Val Gardena. Unico, a sopresa, in grado di impensierire il gigante austriaco è l'istrionico statunitense Ted Ligety, davanti, come detto, al meranino Werner Heel. Ma le soddisfazioni azzurre non finiscono qui: ai piedi del podio troviamo infatti Patrick Staudacher, con un ottimo quarto posto che conferma quanto di buono messo in mostra già a Beaver Creek in discesa, e sorprendente - anche se in maniera relativa visti risultati ottenuti il giorno precedente - è pure la 13ma piazza di un Manfred Moelgg sempre più a proprio agio con le alte velocità.
In ottica CdM, ulteriori punti pesantissimi per Benni Raich (5° in una disciplina che gli sta regalando soddisfazioni pari, se non maggiori, a quelle in slalom), utili a tenere a debita distanza avversari come Svindal (opaco 7°), Cuche o Miller (entrambi delusi in 9° posizione). Ma la notizia del giorno è il forfait di Ivica Kostelic: per il croato necessaria operazione al menisco del ginocchio destro, rientro previsto a inizio 2010, e velleità iridate definitivamente crollate.

Il trittico di gare sulla Face du Bellevarde si chiude con il gigante alla domenica. Max Blardone disputa la gara perfetta, o quasi: nessun errore, poche sbavature, e tutti i big, tutti i rivali di sempre, lontani a oltre mezzo secondo di distacco. Anche il risultato finale sarebbe perfetto, ma a togliere la ciliegina dalla torta tricolore ci pensa Marcel Hirscher, uno che di talento ne ha a palate, uno che il talento non l'aveva ancora sfruttato. Due manche da favola a coronare un weekend a dir poco favoloso per il ventenne austriaco: 2° in combinata, 11° in superg, 1° in gigante, e personal best sbriciolati nell'arco di 72 ore.
L'exploit improvviso e inaspettato di Hirscher costa caro anche a Manfred Moelgg (4°) il quale, nonostante una gara costante e ad alti livelli, è costretto a cedere il podio all'onnipresente Benni Raich. I punti conquistati dall'austriaco nel weekend francese diventano così 205, e la strada che porta al coppone inzia ad assumere contorni definiti. Assenti, non solo metaforicamente, tutti gli avversari: Kostelic è sotto i ferri, Miller rimane in albergo per via di una caviglia malconcia, Cuche decide di far compagnia all'americano (dolori post caduta), mentre Janka corona il già menzionato weekend maledetto. L'unico a rimanere a galla è il norvegese Svindal, ma a una media di 40 punti a gara la strada verso il successo finale diventa sempre più tortuosa.
La gran domenica dei nostri viene coronata dagli ottimi piazzamenti di Ploner (9°), Schieppati (11°), e Gufler (17°).

Quadruplo appuntamento sulle nevi di casa nel prossimo weekend: Saslong e Gran Risa, ce n'è per tutti. Avanti così, che ci stiamo divertendo.

Davide Collareta

1 commento:

  1. SVINDAALL!!!
    Da sempre son suo tifoso e oggi ha fatto una gara spettacoloo!!!
    Penso che ci sarà anche lui per la lotta alla coppa generale

    RispondiElimina

Stats