mercoledì 27 gennaio 2010


Spettacolo allo stato puro. Difficile definire altrimenti quanto visto stasera sulla Planai di Schladming: bella la pista, divertente il tracciato, fantastica l'atmosfera con l'abituale nevicata sotto alberi e riflettori. Cinquantamila tifosi al parterre, tifo, cori, bandiere, fumogeni. Non fosse per il clima sportivo e festoso, parrebbe di essere allo stadio.
Anche il livello tecnico della gara non delude, tutt'altro. Slalom tiratissimo e corso alla perfezione dai big di specialità, su tutti uno in particolare: Reinfried Herbst, 31enne austriaco di Unken al terzo successo stagionale, l'ottavo in carriera. Il re è dunque tornato, si conferma dominatore della Planai bissando il successo ottenuto l'anno scorso, e si riappropria di quel pettorale parcheggiato per sole 48 ore sulle spalle del francese Lizeroux.

Prima manche letteralmente dominata, anche in virtù del pettorale n°1, dal redivivo Manfred Pranger, Herbst primo inseguitore con 6 decimi sul groppone, Zurbriggen e Raich unici outsider sotto il secondo di ritardo, il resto della compagnia distanziato anni luce. Gara che sembra circoscritta ai suddetti quattro, e così effettivamente sarà.
Alla ripresa succede l'inimmaginabile e l'applausometro per i Fantastici 4 raggiunge i picchi massimi. Raich conquista agevolmente la vetta e il suo crono (momentaneo quarto tempo di manche dopo ben 27 discese) ha un dolce retrogusto di vittoria, o quasi. Zurbriggen sfodera la miglior prestazione in carriera tra i pali stretti mettendo a referto il miglior tempo assoluto di manche, e relega il Beniamino di casa a 36 centesimi di ritardo ammutolendo i cinquantamila della Planai. Ma a riaccendere gli animi al parterre ci pensa Mr.Fantastic, al secolo Reinfried Herbst: il parziale record dell'elvetico è polverizzato, nuovo passaggio di consegne al leader-corner. Ultima discesa e la pressione sui denti digrignati da Manfred Pranger è notevole: da un lato l'opportunità di essere incoronato nel Tempio dello Slalom, dall'altro la necessità di staccare un pass olimpico ottenendo un buon piazzamento. Istinto contro raziocinio. Finisce x, con Pranger (3°) che segue il primo ma riesce comunque a portare i propri Volkl al traguardo, trascinandoli poi sul podio per soli 9 centesimi. Per Raich ennesima quarta piazza (e con questa diventano sei nell'arco di un solo mese) ma ulteriori punti in cascina per il coppone di cristallo. E finchè le medaglie di legno arrivano a gennaio i rimpianti sono relativi.

Gara in chiaroscuro per un Manfred Moelgg (6°) troppo statico nel tratto conclusivo di discesa in entrambe le manche, e gara deludente anche per il francese Julien Lizeroux, miracoloso 7° nonostante un paio di erroracci. Ma tra gli eroi di giornata occorre annoverare almeno altri tre nomi: il canadese Julien Cousineau (5°) ottiene il miglior piazzamento in carriera, mentre lo spettacolo per oltre due terzi di gara è assicurato dall'imprevidibile duo giaponese Yuasa-Sasaki (rispettivamente 8° e 9°), tornati alla luce dopo un'eclissi durata circa un paio d'anni.

Deludono gli altri azzurri: maluccio Giuliano Razzoli (15°) al termine di una gara decisamente in sordina, non qualificato alla seconda manche uno spentissimo Patrick Thaler, ritiro invece per un Christian Deville all'infruttuosa caccia di conferme dopo il bel risultato di Kitzbuhel.

Prossimo weekend di CdM sulle nevi slovene di Kranjska Gora con due giganti in programma, cui farà seguito l'ennesimo slalom del mese. Ultima chiamata del volo con destinazione Vancouver: le prenotazioni sembrano già effettuate, trovare un last second appare impossibile.

Davide Collareta

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