
Sesto slalom stagionale e le sorprese, come sempre, non mancano Dopo la doppietta iniziale di Herbst e i successi di Razzoli, Lizeoux e Kostelic, a Kitzbuhel è il turno di Felix Neureuther. Tedesco, 25 anni, figlio d'arte del grande Christian dal quale eredita la stessa predisposizione ai pali snodabili. Un pendio, quello di Kitz, che regalò al padre Christian l'ultimo successo di una memorabile carriera; lo stesso pendio sul quale oggi, a distanza di 31 anni, il figlio Felix coglie la prima vittoria.
Il tracciato insidioso disegnato nella seconda manche dallo svedese Eriksson regala brividi e dispensa adrenalina, e a farne le spese sono parecchi. In primis Reinfried Herbst, come al solito perfetto nella prima discesa, come sempre pasticcione nella seconda: altra vittoria gettata al vento per una sorta d'incapacità a vincere che, nonostante la doppietta d'inizio stagione, inizia a pesare non poco. Ma tra i delusi di giornata spiace annoverare anche il nome di Manfred Moelgg, fantastico secondo al termine della prima frazione con oltre circa 5 decimi di margine sulla zona podio, anch'egli tradito dalle linee nervose alla ripresa. Ma i favoriti al cancelletto della seconda manche sbagliano tutti, compresi i connazionali del tracciatore scandinavo: Myhrer è fuori, e Hargin compromette pesantemente un'ottima gara e deve accontentarsi, viste le attese, di un deludente ottavo posto.
Vince dunque chi sbaglia meno e Neureuther è fantastico nel riuscire ad interpretare correttamente il tracciato, abile nel rimanere in pista nonostante i rischi di una gara inevitabilmente all'attacco. Lo segue a ruota il francese Julien Lizeroux per soli 39 centesimi, il quale conquista 80 punti utili a soffiare all'austriaco Herbst il pettorale rosso per la leadership di specialità. Nonostante l'uscita di scena di Manfred Moelgg, il podio si tinge comunque d'azzurro e gli onori al merito vanno a Giuliano Razzoli: l'emiliano torna così ad altissimi livelli dopo le prove incolori di Adelboden e Wengen, in un 2010 che si era aperto sotto i migliori auspici con il trionfo di Zagabria.
Positiva anche la prova di Christian Deville (13°), autore di una rimonta sensazionale coronata da un quinto miglior tempo di manche a stretto contatto con i migliori. Delude invece Patrick Thaler, escluso dalla lista dei 30 qualificati alla seconda manche per soli 6 centesimi.
La combinata dell'Hanhenkamm è invece letteralmente dominata dal croato Ivica Kostelic, abile a gestire tra i pali stretti l'enorme vantaggio conquistato sui rivali in discesa il giorno precedente. Freno a mano tirato per il vincitore dell'ultimo slalom di Wengen: nono tempo nella primo frazione, piccola rimonta fino alla settima piazza finale in slalom, ma soprattutto cento punti in combinata, vero obiettivo del croato nel lungo weekend austriaco. Condotta di gara simile per l'elvetico Silvan Zurbriggen (2°), mentre occorre spezzare una lancia in favore dell'eroe di casa Benni Raich (3°): l'atteggiamento insolitamente aggressivo tra i pali snodati consente all'austriaco di salvare un weekend iniziato nel peggiore dei modi (male in superg, malissimo in discesa) conquistando così un podio in combinata e una quarta piazza in slalom, per un bottino di punti utile a scalzare Carlo Janka dalla vetta della classfica generale di CdM.
Appuntamento infrasettimanale con lo slalom in notturna di Schladming, cui farà seguito il weekend sloveno di Kranjska Gora.
Davide Collareta
Nessun commento:
Posta un commento