martedì 26 gennaio 2010


Le Tofane non sorridono alle nostre azzurre: così era iniziato il weekend con le prove veloci, e così è terminato. Ultimo gigante prima del trasferimento in terra olimpica e occhi puntati sulle ragazze di casa: il risultato di squadra è soddisfacente e i segnali sono positivi, ma il tanto agognato acuto continua a mancare.

A Cortina torna al successo Tanja Poutiainen (foto), trentenne finlandese, unica punta di diamante di una nazione dal grande passato che dopo l'infortunio di Palander stenta ad essere competitiva. A Solden, primo appuntamento stagionale, la vittoria era stata risicatissima, con l'austriaca Zettel relegata a un solo misero centesimo di ritardo. A Cortina i distacchi sono invece di ben altro spessore, al termine di una seconda manche resa avvincente dalle linee insidiose tracciate dal francese Sechaud. La vittima più illustre è proprio la rivale Kathrin Zettel, in testa al termine della prima frazione, eliminata nella seconda a poche porte dal traguardo. Ma la vittoria della finlandese è comunque netta e mai stata in discussione: un paio di centesimi di ritardo in apertura, miglior tempo di manche nella seconda nonostante una pista rovinata da 29 discese e distacchi finali apocalittici sopra il secondo. Alle sue spalle troviamo una fantastica Victoria Rebensburg (2°), autrice di una gara pazza e costellata da numerosi erroracci, ma quanto mai redditizia: per la giovanissima tedesca primo podio in carriera, e quotazioni che s'impennano in vista dell'appuntamento olimpico. Chiude il podio la connazionale Kathrin Hoelzl (3°) per un bottino di 60 punti che le consentono di riappropriarsi del pettorale rosso di leader di specialità. Sempre competitiva Tina Maze (4°), inatteso ritiro per la ritrovata Anja Paerson e per le transalpine sulla cresta dell'onda Worley e Barioz. Il duello in chiave CdM tra Vonn (19°) e Riesch (8°) si chiude in favore della tedesca la quale recupera 20 importantissimi punti: forse troppo poco dopo la doppietta ottenuta dall'americana nei due giorni precedenti, ma i progressi mostrati di recente tra le porte larghe del gigante appaiono notevoli.

Capitolo azzurre. Manuela Moelgg (5°) e Denise Karbon (6°) confermano di essere le frecce più pericolose dell'arco azzurro, ottenendo discreti piazzamenti nonostante una gara corsa per larghi tratti in sordina. E' bagarre invece per l'ultimo posto disponibile nel quartetto olimpico: miglior risultati di sempre in carriera per Giulia Gianesini (9°) e Irene Curtoni (12°), e segnali positivi anche per Nicole Gius (13°). Eliminate Alfieri e Aegerer, ritirata invece Daniela Merighetti. Scelta che rimane dunque complicata per il coach azzurro, e inevitabile ballottaggio a due Gius/Gianesini per l'ultimo posto disponibile. Lacrime di rabbia al parterre per Federica Brignone non qualificata alla seconda manche per pochi centesimi dopo un erroraccio a inizio gara: le voglie di rivalsa per la giovane stellina azzurra potranno essere sopite nello slalom degli imminenti Mondiali juniores, e da lì occorrerà ripartire alla volta di Vancouver.

Ultimo appuntamento con la CdM, prima della pausa olimpica, con la velocità di St.Moritz. Supercombinata, superg e discesa, per il solito eterno duello Vonn vs Riesch.

Davide Collareta

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