giovedì 18 febbraio 2010


Spuntano finalmente le stelle nel tormentato cielo canadese, s'alzano pure le strisce nel soleggiato mattino di Whistler. Sono infatti statunitensi i vessilli issati sul podio della seconda gara del programma olimpico di sci alpino e i pronostici, almeno questa volta, sono rispettati. S'impone Lindsey Vonn, regina del circus con ben cinque vittorie in stagione all'attivo, regina mediatica dell'intera rassegna canadese in copertina su riviste sportive e non. Si era rivelata più grave del previsto la botta patita in allenamento non più di due settimane fà: dichiarazioni pessimiste a pochi giorni dal via, sogni di gloria delle avversarie improvvisamente rinvigoriti, e giochi riaperti per una gara il cui esito pareva scritto da tempo immemore. E invece no. Lindsey al cancelletto c'è, miglior tempo in prova, miglior tempo in gara, e primo oro olimpico per il fenomeno di Saint Paul nella cui bacheca mancava giusto una medaglia olimpica.

Giornata storica per gli States al primo successo nella disciplina regina dello sci, giornata che diventa epica se si guarda al podio. E' infatti statunitense anche il secondo gradino e la firma - questa volta a sorpresa - appartiene a Julia Mancuso, campionessa olimpica nel gigante di Torino ultimamente apparsa lontana dai livelli che le erano abituali. Chiude il podio la veterana Lizzie Goergl, per una parziale riscossa austriaca dopo la dèbacle al maschile, e i distacchi sono abissali: 1 secondo e 46 centesimi il gap sufficiente per conquistare un bronzo, non basta invece il +1.49 messo a referto da Andrea Fischbacher, delusa medaglia di cartone per un soffio o poco più. Chiude la top5 l'elvetica Fabianne Suter, mentre il resto della lista accusa ritardi sopra i due secondi: svaniscono i sogni a cinque cerchi delle canadesi Janyk (6°) e Brydon (16°), delude Maria Riesch (irriconoscibile 8°), mentre cade sull'ultimo salto un'ottima Anja Paerson in lotta fino alla fine almeno per un argento olimpico.
Giornata avara come da previsone per la spedizione azzurra ma la prestazione, almeno a tratti, è interessante: bene Lucia Recchia (9°), caduta senza conseguenze per una Daniela Merighetti autrice comunque di una gara da prime dieci posizioni, partenza sprint senza degno seguito per Elena Fanchini - uscita di pista a metà tracciato dopo aver fatto registrare il quinto miglior parziale nonchè la velocità di punta al primo rilevamento - e Johanna Schnarf (22° al termine).

Replica immediata, ragazze impegnate sin dalle prime ore del mattino canadese tra velocità e paletti della supercombinata. Tempo permettendo, discesa ore 19, slalom ore 21.
Vonn-couver to be continued...

Davide Collareta

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