
L'attenzione dei più sarà concentrata sulla discesa libera femminile che vedrà il suo darsi dalle 20.00. Una prima serata all'insegna della caccia a Lindsey Vonn. A ridicolizzare i pronostici della vigilia ci proveranno, su tutte, le solite Anja Paerson e Maria Riesch. La svedese ha provato a celare una condizione di forma parsa eccelsa nell'unica prova-spezzatino di lunedì. L'impresa, per la ragazza di Aare è di quelle da far tremare i polsi, ma classe ed esperienza non le mancano: il colpaccio potrebbe riuscirle. Meno buone le premesse per la tedesca, parsa in grosso affanno sulla pista di Whistler. A far da incomodo imprevisto saranno una ritrovata Julia Mancuso, l'elvetica Fabiane Suter e la padrona di casa Britt Janyk, tutte brillantissime in prova. L'Austria ripone speranze non troppo convinte su Andrea Fischbacher e Liz Goergl. Nel clan azzurro si confida su Johanna Schnarf capace di far segnare parziali inattesi lunedì. In pista anche Lucia Recchia, Dada Merighetti e Elena Fanchini in rigoroso ordine di apparizione.
Prima e dopo la discesa andranno in scena gli sci stretti del fondo. A far da trama, sul palco del Whistler Olympic Park, saranno le sprint in tecnica classica femminile e maschile. Nel gentil sesso Petra Majdic si è auto-candidata al ruolo di favorita numero uno: la slovena ha preferito declinare la 10km in TL che ha aperto il programma olimpico del fondo per preparare meglio questa gara- la sua gara. Stessa scelta compiuta anche dalle due finlandesi Aino-Kaisa Saarinen e Virpi Kuitunen. Ruolo da antagonista di lusso per le solite Justyna Kowalczyk e Marit Bjorgen; la polacca ha destato qualche perplessità dopo le difficoltà nella 10 km che ha invece rafforzato le convinzioni sulla norvegese. In casa Svezia ottime possibilità per le due “Anne”: Falk ed Olsson. In casa Italia speranze riposte su Magda Genuin dopo la defezione della campionessa del mondo- in tecnica libera- Arianna Follis, che ha preferito risparmiarsi per gli impegni dei prossimi giorni. In gara anche Karin Moroder ed Elisa Brocard. Qualificazioni alle 19.15, batterie dalle 21.30 e finale alle 22.52.
Nella gara maschile si profila un duello tra Norvegia e Svezia. Per i primi in campo Hattestad, Kjoelstad, Pettersen e Northug: tutti da podio, anche se la 15 TL ha lanciato qualche segnale di pericolo sul tri-campione iridato. Per la Svezia Joensson e Lind, il primo vincitore a Canmore nell'ultima sprint prima dei giochi, il secondo parso in ripresa in una specialità che l'ha visto largamente dominare negli anni addietro. Assente Dario Cologna che, dopo l'oro nella 15, ha deciso di alzare il tiro in altre gare a lui più congeniali. Per l'Italia in gara Loris Frasnelli, probabilmente lo sprinter più in forma, i fratelli Pasini, con Fabio che più gradisce gareggiare nei binari rispetto a Renato, e David Hofer, il più alternista tra gli sprinter azzurri. Solita trafila con qualifiche alle 19.40, quarti dalle 21.58 e finale alle 23.02.
Riflettori azzurri puntati sul Whistler Sliding Centre dove si daranno le coppie dello slittino. Oberstolz-Gruber più di Planksteiner-Haselrieder proveranno a portare al medagliere azzurro la quarta medaglia, la seconda dello slittino. Le ultime prove hanno indicato nei campioni in carica, i fratelli austriaci Linger, i favoriti per il bis a cinque cerchi, ancor più dei dominatori di coppa tedeschi Florsc-Wustelich e Leitner-Resch. Prima manche alle 2.00, medaglie alle 3.30.
In tarda notte, a partire dalle 2.00, tornano in pista le pattinatrici ed i pattinatori della pista corta. Ad assegnare titolo olimpico la gara dei 500 metri femminili che vede nella cinese Meng Wang la favorita indiscussa. Fatta salva l'imprevedibilità che colma l'essenza dello short track, le altre dovrebbero competere per non più della medaglia d'argento. La statunitense Reutter, la corean Eun-Byul Lee e la canadese St. Gelais si candidano al ruolo di attrice non protagonista. Nel pronostico per le medaglie,in una ipotetica seconda fila in stile formula uno, inseriamo anche la nostra Arianna Fontana che proverà a centrare anzitutto la semifinale in una batteria dal livello medio molto alto, ma forse senza una vera favorita. Il programma dello short track non si limiterà alla gara più breve. Tra gli uomini lamine in moto per i 1000 metri e per la staffetta, in entrambi i casi si tratta di qualificazioni; molti gli azzurri. Nella gara individuale- a partire dalle 2.25- saranno sul patinoire olimpico tre azzurri. Nicola Rodigari si disimpegnerà nella terza di otto batterie; con lui il coreano Sung-Si Bak che potrebbe impostare la gara su ritmi veloci tagliando fuori i meno quotati Skjellerup e Chataignier. Nell'ottavo successivo sarà Nicolas Bean alle prese con il temibile statunitense Jayner e con il cinese Han: compito difficile. Infine, e sarà la quinta batteria, in pista Yuri Confortola che avrà nel francese Fauconnet il rivale più ostico. Tutti e tre, in compagnia di Roberto Serra, proveranno poi a centrare l'accesso in finale con la staffetta. Compito tendente all'impossibile quello degli azzurri, ma nello short track esiste giusto l'improbabile e forse neanche quello. Korea e Stati Uniti sembrano rivali troppo forti per i nostri, mentre più abbordabile pare il quartetto francese, ma nulla si può dire a priori. Poco dopo le 3.30 sapremo.
Dai 111,12 metri della pista del Pacific Coliseum ai 400 dell'Olympic Oval, dalle lamine dello short track a quelle del pattinaggio di velocità che dovrebbe incoronare Shani Davis nei 1000 metri, salvo complicazioni. Complicazioni che potrebbero avere sguardo a mandorla e passaporto coreano: il terrore viene dall'est. I due Lee, ma anche lo stupefacente Mo- oro nelle mezza distanza- i papabili al ruolo di outsider. Da medaglia anche Chad Hedrick e Danny Morrison. Per l'Italia esordirà il campione olimpico dell'inseguimento a squadre Matteo Anesi(in foto). Il ragazzo di Baselga di Pinè pattinerà forte del suo recente primato italiano sulla distanza, primato strappato al più titolato collega ed amico Enrico Fabris. Da Anesi, nella sua miglior stagione nelle gare individuali, ci si attende un buon piazzamento, magari nei dieci. Lamine azzurre rappresentate anche dall'esperto Ermanno Ioriatti. Inizio alle 23.00.
Infine il grande spettacolo dell'half pipe maschile- sulle tavole dello snowboard. Shaun White il favorito d'obbligo per bissare Torino 2006, Vito, Podladtchikov, Kokubo e Korpi per il possibile, lo spettacolo l'unica certezza. In gara anche Manuel Pietropoli: 20 anni scarsi, seconda olimpiade; per lui obiettivo massimo è la finale a 12. Qualificazioni alle 22.05, semifinali all'1.15. Gran finale nella prima serata americana alle 4.15.
Buona Olimpiade,
Marco Cinelli
La scelta della Follis è frutto della prudenza o è un primo accenno di imperfetta condizione fisica ?
RispondiEliminasemplicemente, in tecnica classica, non era la sua gara.
RispondiEliminaMC