martedì 23 febbraio 2010

Accompagnata da una certa mestizia per risultati sin qui al di sotto delle aspettative, prosegue l'impegno degli azzurri sulle nevi- e sui ghiacci- della XXI Olimpiade. Il fuoco d'Olimpia oggi scalderà le speranze di Max Blardone e Davide Simoncelli su tutti, ma sarà anche il giorno di Enrico Fabris sui 10 mila e dell'ingresso in gara di Carolina Kostner nel programma corto del pattinaggio.

Pioggia e temperatura molto al di sopra dello zero, questa la cornice allo slalom gigante in programma oggi sulla Whistler Creekside. Condizioni che dovrebbe premiare oltremodo gli sciatori che prenderanno il via con i pettorali bassi. A sfaldare ulteriormente la pista, la decisione di non barrare il tratto finale della stessa. Facile prevedere come, dopo le prime discese, il fondo del tracciato possa trasformarsi in un autentico pantano. Favoriti d'obbligo i primi atleti a prendere il via: Hirscher, Cuche e Blardone i primi tre. Sfortunato Ligety, che ha pescato il 7. A loro si aggiungeranno i soliti Raich- reduce dalla delusione in supercombinata- ma anche Janka e Jansrud, quest'ultimo assai brillante nello slalom di domenica. Fortunati gli azzurri del secondo sottogruppo: Simoncelli ha pescato il 9, il 10 è finito sul dorso di Ploner, mentre Moelgg scenderà per 13°. Il pettorale 31 sembra invece tagliare fuori Bode Miller, salito su tutti i podi delle gare sin qui disputate. Prima- interminabile- manche alle 18.30, seconda alle 22.00.

Alle 20.00 torna in pista Enrico Fabris, lo farà sui 10 mila nel suo ultimo impegno individuale. E' la gara in cui Enrico pare meno competitivo sulla carta: sulla distanza vanta solo un argento ai mondiali sulle singole distanze nel 2008. La “durezza” del ghiaccio potrebbe rendere la gara più ardua di quanto un 10 mila già non sia. L'uomo da battere resta il neederlandese Sven Kramer che sull'ovale di Richmond ha conquistato il titolo iridato della distanza lo scorso marzo. Su quello che è un vero mito vivente del pattinaggio aleggia qualche segnale d'allarme dopo la fatica ostentata negli ultimi metri dei 5000. A tentare il colpaccio saranno, su tutti, il connazionale Bob de Jong- il migliore negli ultimi mille metri della gara d'esordio- Ivan Skobrev, che vanta già il bronzo nella mezza distanza ed il norvegese Havard Bokko, terzo nei 1500. Ma attenzione anche alla possibile sorpresa rappresentata dal francese Alexis Contin parso in forma invidiabile nella seconda parte dei 5000 e tra i migliori sulla distanza anche agli europei all around di Hamar- nel gennaio scorso. Fabris sarà nella terzultima delle otto batterie previste.

All'1.30 scatterà l'ora di Carolina Kostner impegnata nel programma corto. La bolzanina scenderà sul ghiaccio del Pacific Coliseum penultima di ben trenta pattinatrici. Ad accompagnarla, come agli Europei, le toccanti note del Notturno n. 20 di Fredric Chopin. Nella “fiera” dell'armonia e della femminilità occhi puntati sulla favorita Yu-Na Kim e sulle giapponesi Miki Ando, Mao Asada e Akiko Suzuki. Uno sguardo meritano anche la grazia delle finniche Kiira Korpi e Laura Lepisto. Infine una menzione per il personalissimo dramma della canadese Joannier Rochette che sarà sul patinoire olimpico nonostante il grave lutto di cui è stata vittima: la morte della madre Therese, avvenuta l'altro ieri proprio a Vancouver.

Giornata di staffette per il biathlon femminile e per la combinata nordica, in entrambe le circostanze è prevista la presenza azzurra. Con sci e carabina in spalla si daranno Katja Haller, Michela Ponza, Karin Oberhofer e Roberta Fiandino impegnate nella 4x6km di biathlon. Grandi favorite le tedesche guidate da Lena Neuner, a provare ad impedirle il tris dorato saranno la Russia di Olga Zaitseva e la Svezia di Helena Jonssen più di francesi e norvegesi. Possibili outsider le rappresentative dell'est Ucraina e Bielorussia su tutte. Il via alle 20.30.
Nella combinata nordica il team azzurro sarà guidato del bronzo dell'unica gara individuale sin qui svolta- quella dal trampolino piccolo- Alessandro Pittin che spronerà i compagni Armin Bauer, Lukas Runggaldier e Giuseppe Michielli in una squadra che vincerebbe l'ipotetico oro riservato al team più giovane. Per gli azzurri la presenza sembra essere già una vittoria, un piazzamento intorno all'ottavo posto sarebbe un suggello importante per il movimento. A giocarsi la medaglia più importante saranno verosimilmente gli Stati Uniti- straordinari nella gara individuale- con Austria e Germania. Un gradino sotto sembrano essere Finlandia e Giappone, squadra animata da un forte collante in questa prova. Prova di salto 19.30, dalle 23.00 la rincorsa sugli sci stretti.

Primo oro olimpico da assegnare per lo skicross femminile a fare il pari con quello maschile andato allo svizzero Schmid. Dominatrice incontrastata di specialità è la Francese Ophelie David, autentica cannibale che marchia il suo nome sulla sfera di cristallo ininterrottamente dal 2004. La Transalpina, bi-campionessa del mondo nel 2006 e nel 2007, ha però mancato l’appuntamento iridato nel 2008, ed ha chiuso soltanto al settimo posto i mondiali 2009, a dimostrazione della difficoltà, per i campioni di questo sport, nei grandi appuntamenti. A marcare Ophelie saranno le rappresentanti canadesi, su tutte Kelsey Serwa, Asleigh McIvor e Julia Murray, che fanno della squadra casalinga un'autentica corazzata. Manche di qualificazione alle 19.30, batterie dalle 22.00, finalissima alle 23.02.

In nottata anche le prime due manche di bob femminile, olimpico solo nella versione con equipaggi composti da due atlete. La lotta per le medaglie dovrebbe essere discorso chiuso agli equipaggi tedeschi pilotati da Cathleen Martini e Sandra Kiriasis. A guastar loro la festa proveranno l'equipaggio canadese di Kaillie Humpheries e quello statunitense di Shauna Rohbock. Allo Whistler Sliding Centre, la presenza azzurra sarà garantita da Jessica Gillarduzzi in coppia con Laura Curione. Prima manche alle 2.00, seconda alle 3.10.

Buona Olimpiade,

Marco Cinelli

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