martedì 2 febbraio 2010


Intenso weekend in quel di Kranjska e il bicchiere azzurro è mezzo pieno. Qualche illusione, tanti piazzamenti, e un podio, quello sloveno, soltanto sfiorato, quasi stregato. I segnali sono comunque positivi, altrochè: Blardone e Simoncelli sempre ai vertici, Razzoli ancora protagonista, e una squadra di gigantisti quanto mai competitiva. Otto atleti qualificati e classificati nel primo gigante del venerdì, altrettanti in quello del giorno successivo: roba da guinness. Sono mancati acuti, vittorie e podi, questo è vero, ma la prestazione complessiva è più che incoraggiante e consente di guardare con ottimismo a ciò che sarà tra non più di tre settimane.

Weekend particolare per i gigantisti: si recupera la prova di Adelboden (annullato al termine della prima manche con uno straordinario Davide Simoncelli saldamente al comando), si bissa dopo sole 24 ore con il gigante sloveno previsto originariamente in calendario. I protagonisti assoluti sono tre, nè più, nè meno, e il podio è affar loro in entrambe le occasioni.
Ligety - Hirscher - Jansrud. Hirscher - Jansrud - Ligety.
Sembrerebbe uno scioglilingua, altro non è che l'ordine d'arrivo delle due prove in programma. E il resto della compagnia accusa distacchi che rasentano il secondo, azzurri compresi. Si difendono comunque degnamente i quattro moschettieri azzurri che rappresenteranno i nostri colori a Whistler Creekside il prossimo 21 febbraio: ottimo Simoncelli (5° in entrambe le prove ma beffa post-Adelboden mai digerita), bene Blardone (9° e 4°), sufficienti Moelgg (8° e 12°) e Ploner (17° e 7°). Ma segnali positivi giungono anche da coloro che, volgarmente e immeritatamente, potremmo definire seconde linee: Gufler (12° e 24°) migliora il proprio stagional best, Eisath (14° e 25°) conquista addirittura il miglior risultato in carriera tra le porte del gigante, leggermente in ombra Schieppati (19° e 26°), primi punti iridati per Wolfgang Heel (27°) e Omar Longhi (29°). In chiave CdM il duello Raich (11° e 6°) vs Janka (7° e 8°) si conclude con un nulla di fatto e i distacchi rimangono dunque pressochè immutati; corsa al coppone che sembra quindi ristretta a due soli contendenti anche in virtù del weekend maledetto dell'elvetico Cuche (caduto al venerdì e costretto all'operazione ai tendini del pollice della mano destra), e nonostante i tentativi di un tenace ma discontinuo Svindal (4° piazza ottenuta al venerdì che non trova degno sequel nell'11° ottenuta il giorno seguente).

In slalom l'illusione azzurra dura una sola manche e porta il nome di Giuliano Razzoli: fantastico avvio dell'emiliano il quale conquista provvisoriamente la vetta, ma ripresa in sordina conclusasi con un'uscita di pista a poche curve dal traguardo. Vince nuovamente Reinfried Herbst, e i successi dell'austriaco salgono dunque a quota quattro. E' inarrestabile il ruolino di marcia del leader di specialità cosiccome è strenua la resistenza del francese Julien Lizeroux (3°): aumentano a 42 punti di distacco tra i due contendenti e, a una sola gara dal termine, il transalpino rimane il solo in grado di soffiare la coppetta di specialità al fenomeno di Unken. Marcel Hirscher (2°) pone la ciliegina su un weekend strepitoso grazie a una grandiosa rimonta nella seconda frazione suggellata dal miglior tempo di manche, mentre la giornata positiva del WunderTeam trova ulteriore riscontro nella discreta prova di Benni Raich (6° posto, 40 punti, e vantaggio su Carlo Janka che sale a +110). Confermano il buon momento di condizione anche Neureuther (4°) e Zurbriggen (5°), mentre è in parte disastroso il bottino azzurro: fuori Moelgg nella prima manche, discreto Deville (16°), ancora in ombra Thaler (24°), mentre Stefano Gross (21° e miglior piazzamento in carriera in CdM) è l'unica lieta della domenica slovena.

La Coppa del Mondo tornerà a marzo ripartendo dalle nevi norvegesi di Kvitfjell, prima dell'ultimissimo step in quel di Garmisch. Nel frattempo godiamoci lo spettacolo canadese.

Davide Collareta

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