
La stagione che condurrà all'Olimpiade di Vancouver comincia nel segno di un simbolo della specialità, recordman di vittorie e di sfere di cristallo. Hannu Manninen, al rientro ad un anno e mezzo di distanza dall'ultima gara disputata, in due giorni mette insieme un successo in volata e un secondo posto. Per di più a Kuusamo, in Finlandia, con il pubblico in adorazione.
Risultato tecnico che pone degli interrogativi sull'effettiva competitività del circuito di combinata. Un 31enne, pur straordinario campione, affronta protagonisti più giovani e più allenati, riesce a contenere il distacco sui migliori saltatori e poi dilaga con gli sci stretti, recuperando decine di secondi a tutti. Certo la Gundersen in qualche modo si presta a recuperi nella parte di fondo, ma ha sorpreso il modo con cui Manninen ha ripreso e staccato molti degli avversari.
Nella prima gara, il finlandese dopo il salto è in 14esima posizione a 1:34 da Jason Lamy Chappuis e al traguardo è secondo a 8'' dal francese. Recupera più di 1 minuto sul connazionale Anssi Koivuranta e 30'' al norvegese Petter Tande, a suo agio sugli sci stretti. Terzo il tedesco Eric Frenzel, che perde anch'egli un minuto da Manninen, ma quantomeno riesce a tenergli la scia dopo essere stato ripreso.
Nella seconda gara, Manninen fa meglio: 10° dopo il salto ma con minor distacco rispetto ai primi, amministra nella prima parte, portandosi dietro un gruppetto di atleti, tra cui il tedesco Tino Edelmann e Petter Tande. Poi alza il ritmo e si riporta sui primi. Lamy Chappuis cede in fretta, Eric Frenzel e Tino Edelmann tengono. Finale ad alta spettacolarità, con Manninen che pare sorpreso dallo scatto del più vecchio dei tedeschi, ma riacquista energia e gli si affianca sul rettilineo finale. Hannu ne ha di più e conquista uno splendido successo, il 46esimo della carriera. Vittoria che gli vale l'aggancio ad altri 2 mostri sacri degli sport invernali: il fondista norvegese Bjorn Daehlie e il saltatore finlandese Matti Nykanen.
E gli altri protagonisti recenti? Koivuranta è quinto nella prima gara, debilitato da un virus influenzale che gli costa il forfait nella replica domenicale. Magnus Moan è impreciso e caotico sui salti e racimola un 26esimo e un 28esimo posto, Bjorn Kircheisen è nei 10 in entrambe le Gundersen. Bene il 18enne tedesco Johannes Rydzek, a dimostrazione del fecondo movimento tedesco.
E a proposito di giovani, già un risultato di grande valore per Alessandro Pittin. Discreto 19esimo nella prima gara dai distacchi più ampi rispetto ai migliori saltatori, il quasi 20enne di Tolmezzo parte 24esimo nella seconda Gundersen (a circa 1'30'' dai primi). Resta in scia al trenino formato, tra gli altri, da Kircheisen e dall'austriaco Mario Stecher, e recupera posizioni su posizioni. Nel finale li lascia andare ma spende ogni energia, si mette in testa al suo gruppetto, e chiude 9°, ad un passo dal migliore risultato in Coppa del Mondo. Insomma, come già detto, Pittin può già nei prossimi mesi aspirare ad un podio. Davide Bresadola e Armin Bauer restano fuori dai 30 in entrambe le gare, tutta esperienza formativa.
Prossimo weekend a Lillehammer, sempre a braccetto con il circuito del salto con gli sci. Due Gundersen, soliti 10km dopo i voli dal trampolino hs 140.
Daniele Todisco
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