
L'americano Shani Davis ribadisce la propria superiorità sulle medie distanze, precedendo tutti sui 1000 e i 1500 metri, esattamente come a Berlino). Solo l'olandese Mark Tuitert riesce a competere su entrambi i fronti, a fronte della forte specializzazione che caratterizza la specialità (nessun altro atleta riesce a piazzarsi tra i primi 10 sia sui 1000 che sui 1500).
Anche sui 5000 Davis comincia a carburare: settimo posto, seppure a 8'' dall'imprendibile Sven Kramer. Tra l'extraterrestre olandese e la medaglia d'argento degli ultimi mondiali di Vancouver - il norvegese Havard Bokko - s'infila un altro orange, Bob de Jong, che a Berlino era salito sul gradino più basso del podio. Enrico Fabris, alla ricerca della migliore condizione fisica, si mantiene in seconda fila, 9° sui 1500 e 10° sui 5000.
In ambito maschile la velocità, com'è lecito attendersi, è il settore più incerto. 4 gare tra Germania e Olanda, 4 vincitori diversi. Dopo il duetto Corea-Stati Uniti, ad Heerenveen hanno furoreggiato i giapponesi: Keiichiro Nagashima e Joji Kato i rispettivi vincitori delle due serie. Lampi di luce da Ermanno Ioriatti, il quale si assesta sui 35''8 e conquista un buon quarto posto nella Division B.
Sul finire del weekend il risultato migliore per gli azzurri: nella staffetta ad inseguimento, oro a Torino, Fabris, Matteo Anesi e Luca Stefani si assestano in terza posizione dietro a Olanda e Stati Uniti (primi ex aequo). Un segnale decisamente positivo, che ribadisce la buona qualità del movimento.
In campo femminile, due protagoniste, nel bene e nel male: strepitosa Jenny Wolf, che scende per 2 volte sotto i 38'' sui 500 e rifila pesanti distacchi alla rivale Wang Beixing; sfortunata la pluriolimpionica olandese Marianne Timmer, che proprio nei 500 viene centrata in pieno dalla scivolata della cinese Jing Yu e nell'impatto si fa male ad una caviglia (probabile distorsione che la terrà lontano dal ghiaccio per qualche settimana).
Germania e Olanda che afferrano le prime posizioni nelle gare lunghe: la teutonica Stephanie Beckert ha preceduto la favorita ceca Sablikova sui 3000, l'orange Ireen Wust (oro a Torino sui 3000 metri a 20 anni e decoratissima campionessa, nella foto) si è imposta sui 1500, davanti alle canadesi Nesbitt e Groves. Nesbitt che si è presa la rivincita sui 1000 metri, messe in fila quattro tulipane.
Cresce Chiara Simionato, che s'intasca tre piazzamenti nelle 10 tra 500 e 1000 metri e qualche punto di Coppa del Mondo.
Prima del volo transoceanico, il circuito fa ancora tappa in Europa. Ad Hamar, in Norvegia, la solita tre giorni di gare.
Daniele Todisco
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