giovedì 3 dicembre 2009

Tre ori individuali ai mondiali 2009 di Pyeong Chang e la classifica generale di Coppa del Mondo con largo anticipo. La nuova stagione di biathlon al maschile si annuncia essere un ulteriore aggiornamento del palmares di Ole Einar Bjorndalen. Il norvegese di Drammen, competitivo su ogni format di gara, è fortemente indiziato per la vittoria della settima sfera di cristallo dell'irripetibile carriera. Solo il prestigio dell'appuntamento olimpico potrebbe distogliere l'attenzione del quasi 36enne dal circuito di Coppa: meno gare, meno punti, più opportunità per gli avversari.

E, chissà, i pericoli maggiori per Ole potrebbero provenire dal connazionale Emil Hegle Svendsen, spesso indicato come suo erede e l'anno scorso frenato da qualche infortunio di troppo. Sciata potente e buona abilità al tiro, Svendsen ha più volte dimostrato di poter competere con il "maestro" sul suo terreno preferito, le cavalcate sugli sci stretti. Non che gli altri norvegesi siano troppo distanti dal capofila: ma Lars Berger, Halvard Hanevold e Alexander Os sembrano più portati per il singolo exploit piuttosto che per un'intera stagione ad alti livelli. Anche perchè parecchi di loro non resistono al fascino del fondo: Berger ha un oro mondiale in bacheca, Ronny Hafsas si è aggiudicato a sorpresa la prima gara stagionale in tecnica libera.

E allora c'è spazio per altri atleti: il russo Maxim Tchoudov, leader del movimento dopo la squalifica per doping di Dmitri Iarochenko, è un pretendente alla sfera di cristallo, benchè talvolta difetti di continuità ad alti livelli. Il tedesco Michael Greis, che la coppa l'ha già conquistata, assicura buone prestazioni senza soluzione di continuità. Il polacco Tomasz Sikora, due mesi più vecchio di Bjorndalen, ha sorpreso 12 mesi fa per intensità agonistica sulla neve e nervi saldi al tiro.

C'è poi una nazione in rapidissima ascesa, in cui il vecchio e il nuovo si stimolano reciprocamente per una risultante di rara qualità: l'Austria ha sfilato proprio alla Norvegia la coppetta di specialità di staffetta e i suoi portacolori si sono distinti in più di un'occasione. L'esperienza di Cristoph Sumann e Daniel Mesotitsch, la robotica attitudine al poligono di Simon Eder, l'irruenza del 21enne Dominik Landertinger (vincitore della coppetta di specialità - partenza in linea). Mix esplosivo che anche in questa stagione promette fuoco e fiamme.

Il numero di potenziali protagonisti in campo maschile è molto ampio: solidità diffusa sugli sci stretti e percentuali peggiori al tiro rispetto alle colleghe donne, aprono non raramente scenari insoliti. Lo svedese Bjorn Ferry, i giovani tedeschi Cristoph Stephan e Arnd Peiffer e il francese Vincent Jay sono stati capaci di vincere una prova di Coppa del Mondo 2008/2009 (splendida, in particolare, la vittoria di Stephan nella mass start di Anterselva, il più veloce tra un fazzoletto di atleti appaiati dopo l'ultima sessione di tiro). Insomma, c'è spazio per tanti.

E speriamo che di spazio ce ne sia anche per gli azzurri. I piazzamenti di Cristian De Lorenzi e Markus Windisch non sono stati supportati da convincenti prove di squadra. Chissà se l'ingresso a tempo pieno nella squadra A del bicampione mondiale Juniores Lukas Hofer (foto), classe '89, potrà infondere nuova forza a tutti i biathleti di casa nostra.

Daniele Todisco

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