mercoledì 23 dicembre 2009

Innerhofer 4 - Sparito. Almeno nella trasferta nordamaericana bazzicava a ridosso dei dieci, adesso fatica a racimolare qualche punto. Si è dato alla polivalenza completa e non c'è gara in cui non sia presente.. peccato che nell'ultimo tratto di Sasslong sembrava scendere per inerzia, con il cronometro a recitare impietoso: +4.19

Razzoli 7 - Rispetto all'anno scorso sembra mancargli un po' di verve. Rispetto all'anno scorso non esce più dal cancelletto con l'idea di spaccare pista, paletti e mondo intero. Risultato: costantemente a punti, ranking consolidato, e ruolo di pericolisissimo outsider nella caccia a una medaglia olimpica.

Ploner 9 - Compie la gara della vita, o quasi. Peccato che mezza Italia possa dire altrettanto. Passa in silenzio, come al solito, ma nel frattempo conquista un pettorale nei 15 e un pass a cinque cerchi. Chapeau, in silenzio.

Paris 6+ - Dicannove anni, talento ancora inesploso. Non farà scintille come la Brignone, ma continua a raccogliere punticini. Sulla Sasslong accusa solo due secondi (su due minuti di gara) dal vincitore, il che è già di per sè un gran risultato. Il fatto, poi, che risulti il migliore dei nostri sulla pista di casa gli vale almeno un posto al sole.

Simone Bertazzo 6 - Di incoraggiamento per i timidi segnali di ripresa esibiti sulla pista di Altenberg dal pilota azzurro. Certo, i tempi del bronzo mondiale di Lake Placid- correva l'anno 2005- sono ancora lontanissimi per il carabiniere di Pieve di Cadore, ma lasciateci sperare che a Vancouver vedremo il vero Bertazzo...

Alberto Schiavon 6.5 - Nel desolante week end della tavola Azzurra, è l'unico a competere ad un livello in linea con le aspettative: decimo nella gara di cross, il 31enne di Madonna di Campiglio centra il suo miglior piazzamento degli ultimi 14 mesi e si guadagna un biglietto per Vancouver.

Giorgio di Centa 8 - Voto da condividere con il resto della squadra azzurra, pimpante come da tempo immemore in una gara tra in tecnica classica. "Sfortuna" vuole che il suo quasi-podio passi quasi inosservato visti i trionfi provenienti da altre nevi.

Andrea Morassi 6- - A punti nella prima delle 3 gare a Engelberg, il saltatore compaesano di Pittin delude nelle altre due prove. Il potenziale c'è, ma sono ancora troppi i piccoli difetti tecnici e, chissà, caratteriali che caratterizzano le sue prestazioni. La concorrenza interna di Colloredo può forse stimolarlo a fare meglio.

Lukas Runggaldier 7 - Ottiene a Ramsau il migliore piazzamento in carriera, un convincente 20° posto. Sedici posizioni recuperate rispetto alla graduatoria di salto, indice di grandezza. In assenza di Giuseppe Michielli, l'Italia ha forse scovato il vice Pittin.

Squadra di biathlon 4 - Il weekend di Pokljuka oggettivamente imbarazzante per entrambi i sessi. Il miglior piazzamento è il 29° posto della 24enne Karin Oberhofer nella sprint. Poi, il nulla. Se le donne tirano discretamente ma sugli sci non si muovono neanche a tirarle con la gru, gli uomini viaggiano a ritmi sostenuti ma sparano a salve. Urge l'inversione di tendenza.

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