martedì 1 dicembre 2009

Un tempo li chiamavano Crazy Canucks. Erano quattro, erano famosi in tutto il mondo, e dominavano gran parte delle discese del circuito di fine anni Settanta.
Oggi la situazione per i rappresentanti della foglia d'acero è differente. Ma non troppo. Si sono fatti ribattezzare Canadian Cowboys, sono sempre crazy, e ogni tanto si divertono a far saltare il banco con prestazioni da urlo.
E' successo anche domenica, nel SuperG di Lake Louise sul pendio della 'Mens Olympic'. La firma in calce appartiene a Manuel Osborne-Paradise, un torello di quasi una tonnellata per 183 cm, collezionista di podi nelle discese di CdM - ben 6 nelle ultime tre stagioni - con in bacheca il solo successo ottenuto a Kvitfjell nel marzo scorso. Ciò che però mancava nel palmares del cowboy era un qualsiasi risultato di rilievo - miglior piazzamento un 13° posto in Val Gardena - tra le porte più angolate del SuperG. Lacuna colmata degnamente con il successo sulle nevi di casa, in una stagione olimpica che per i padroni di casa si preannuncia quanto mai importante.

Giornata, però, che per i canadesi risulta dal sapore dolceamaro. O, per meglio dire, dolcissimo e amarissimo al tempo stesso. Da un lato il successo di Osborne viene impreziosito dai positivi risultati dei compagni Eric Guay (4° e finalmente su livelli a lui consoni) e Robbie Dixon (ottimo 5°). Dall'altro la brutta tegola dell'infortunio patito da John Kucera: tibia fratturata, inevitabile operazione, e forzato addio ai sogni a cinque cerchi sulle piste di casa. L'avvio di CdM, complice anche l'infortunio occorso sabato allo statunitense TJ Lanning (rottura dei legamenti del ginocchio sinistro e frattura di una vertebra nucale), si conferma quanto mai funesto.

Gara strana e incerta, su cui incidono non poco condizioni atmosferiche facilmente mutevoli. Seconda piazza per un ritrovato e sempre più competitivo Benni Raich: per lui 80 punti che in chiave CdM pesano come un macigno. Terzo gradino del podio per il tenace Walchhofer il quale, dopo la parziale delusione per il quarto posto in discesa, riconquista quel podio su cui tutti avrebbero scommesso il giorno precedente.
Deludono i veri favoriti della vigilia, in primis Didier Cuche, vincitore sabato nonchè uomo copertina del momento, soltanto nono al traguardo. Weekend che, invece, si conferma nero per Svindal (14°) e nerissimo per Miller (ritirato).
In chiave CdM segnali positivi da Carlo Janka (6° con quotazioni in rapida ascesa) e Ivica Kostelic (13° e costantemente a punti nelle discipline veloci). Sorprendente anche l'ottava piazza conquistata da Ted Ligety, sempre più a proprio agio con le alte velocità e serissimo candidato per una medaglia nella supercombinata olimpica.

Ma i nostri azzurri? Non pervenuti, o quasi. Dopo il capolavoro del giorno precedente Werner Heel non va oltre un deludente 17° posto, opaca la prestazione di Innerhofer (11°), pessima quella di Staudacher (30° a oltre due secondi di distacco).

Trasferimento immediato negli States sulle nevi di Beaver Creek per un tris d'appuntamenti quanto mai eterogeneo. Si parte venerdì con la prima combinata stagionale, per poi proseguire nel weekend con discesa e gigante. Di carne al fuoco ce n'è molta, speriamo soltanto di non rimanere nuovamente a digiuno.

davide collareta

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