domenica 20 dicembre 2009


Il circus sbarca finalmente sulle nevi italiane, ed è tempo di Saslong.
In Val Gardena doppio tradizionale appuntamento con l'alta velocità, superg al venerdì, discesa al sabato. E il long weekend casalingo si apre sotto i migliori auspici per i nostri colori: Patrick Staudacher (3°) centra il primo podio in carriera in CdM (nonostante il titolo iridato ottenuto in superg ad Are nel 2007) e prosegue la propria fantastica cavalcata iniziata a dicembre sulle nevi americane di Aspen. Il superg disputato dall'azzurro rasenta la perfezione: migliore in assoluto nella prima metà di tracciato, ma qualche leggera sbavatura nel tratto finale che purtroppo delegano a Svindal l'onore di salire sul gradino più alto del podio. Guardando i crono finali verrebbe da mangiarsi le mani: sono solo 17 i centesimi di distacco dal norvegese, addiritura 5 quelli che separano Patrick dall'elvetico Janka (2°).
Ma le note positive per i nostri colori purtroppo terminano qui. Non tagliano il traguardo nè Innerhofer (la sua discesa dura pochi secondi), nè Heel (brutta caduta nel tratto finale, al termine di una gara comunque in sordina e macchiata da diversi errori nel tratto iniziale). Male Thanei (44°), in ombra anche il resto della compagine azzurra (Patscheider, Plank e Varettoni). Unico azzurro in grado di andare a punti è il giovane Paris (30° e comunque al di sotto delle aspettative).
Per quanto riguarda il resto della classifica da segnalare il ritorno ai vertici per il talentuoso Mario Scheiber (4°) e le conferme ai piedi del podio per veterani come Miller (5°) e Defago (6°). Brutta gara per l'atteso protagonista Walchhofer (13°), mentre in chiave CdM il connazionale Raich (9°) riesce a limitare i danni nonostante l'incetta di punti portati a casa dai rivali più pericolosi (eccezion fatta per Cuche, ritiratosi).

Ancor maggiori son le sorprese regalate dalla Sasslong nella discesa del giorno successivo. L'atteso scontro a quattro preannunciato dopo i tempi registrati nelle prove di mercoledì e giovedì non va in onda. Heel è costretto a rinunciare dopo la botta rimediata in superg, Cuche (10°) e Svindal (17°) macchiano le proprie prestazioni nella parte centrale rinunciando a ogni velleità di vittoria, mentre Walchhofer, pur evitando errori marchiani, si deve accontentare di un onorevole 5° posto.
A vincere, o meglio ri-vincere dopo il recente successo ottenuto in patria in superg tre settimane fà, è il canadese Manuel Osborne-Paradise. Terzo successo in carriera, secondo stagionale, e la conferma di un rendimento quanto mai bizzarro per il cowboy, capaci di acuti pazzeschi alternati a prestazioni scadenti (nessun piazzamento nei 15 in stagione, eccezion fatta per le due vittorie). Sul secondo gradino del podio ritroviamo finalmente (e con piacere) un fantastico Mario Scheiber, talento infinito con qualche credito di troppo con la fortuna in termini di infortuni. Completano il podio, assieme sullo stesso gradino e con medesimo crono, il veterano elvetico Ambrosi Hoffmann e, a sorpresa, il transalpino Johan Clarey (miglior risultato in carriera).
Il bilancio tricolore - complice anche l'assenza di Werner Heel, nostro alfiere di spicco - è decisamente drammatico: male Thanei (33°), malissimo Staudacher (39° dopo l'exploit in superg), addirittura irriconoscibile Innerhofer (52° a oltre quattro secondi, e stato di forma preoccupante). Ancora nessuna nota lieta da Plank o Klotz, mentre gli unici pochi punti giungono per mano del ventenne Dominik Paris, grazie a un 28° posto che non salva certo la baracca azzurra sull'amata Saslong (quella vera da discesa).

Prossimo appuntamento con l'alta velocità in programma il 29 dicembre a Bormio, ultimo appuntamento del 2009 nonchè ultimo appuntamento stagionale di CdM sulle nevi di casa. L'anno scorso la Stelvio regalò emozioni forti, speriamo che anche quest'anno Babbo Natale si ricordi dei nostri uomini-jet.

Davide Collareta

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