
Tris di appuntamenti sulle nevi americane di Beaver Creek: Carlo Janka vince la supercombinata di venerdì, Carlo Janka vince la discesa di sabato, Carlo Janka vince il gigante di domenica. Trecento punti su trecento disponibili da sommare ai 160 già in bacheca. Al momento il compagno/capitano Didier Cuche è l'unico in grado di reggere il confronto e limitare le distanze, con Raich e Svindal declassati al ruolo di outsider in sordina, e Kostelic fermo ai box per via della solita martoriata schiena.
In combinata è dominio elvetico. Nella prova di discesa Defago strapazza tutti precedendo ben tre connazionali (Janka, Cuche e il sempre più sorprendente Kueng); in quella di slalom è lo stesso Janka a compiere l'impresa, disputando una manche a livelli eccelsi (parziale inferiore di un solo secondo rispetto a Grange, il top della specialità) e recuperando quanto basta per lasciarsi alle spalle il compagno. Chiude il podio il croato Natko Zrncic-Dim, ormai un habituè della specialità, davanti ai veri favoriti della vigilia (Grange, Baumann, Svindal e Raich). Fuori Zurbriggen, assente Kostelic. Tra gli azzurri prove soddisfacenti per Heel (12°) e Innerhofer (13°), a punti anche Thanei (23°), Paris (26°) e Moelgg (24° ma le aspettative erano ben altre visto il gran lavoro svolto recentemente nella velocità).
Il grande appuntamento con lo spettacolo è però in programma al sabato, e sulla Birds of Prey le attese vengono rispettate. Gara tiratissima, bellissima, vince ancora Janka precedendo di soli 2 centesimi un fantastico Cuche, e di soli 4 il ritrovato Svindal. Ai piedi del podio ritroviamo un altro protagonista non pervenuto a Lake Louise settimana scorsa: Bode Miller costruisce un'ottima gara nel tratto iniziale, salvo poi pasticciare nel proseguio regalando così allo svizzero quei 4 decimi che gli costano il podio. Discorso simile, seppur opposto come gestione di gara, per il favorito Walchhofer: inizio pessimo, finale da record, e quinto posto finale.
Ma la sorpresa del giorno è azzurra. Alle spalle di tali mostri sacri ritroviamo finalmente un Patrick Staudacher (6°) su livelli a lui consoni. Partito con pettorale numero 39 (!) accusa in principio un ritardo di ben 4 decimi nel solo tratto di scorrimento, per poi limitare tale distacco nel restante minuto di gara con una prestazione a dir poco maiuscola. Ottima giornata per i nostri suggellata anche dalle belle prove di Heel (7°) e Thanei (20°), e da quella discreta di Innerhofer (12° e in crescita, ma ancora fuori condizione). Poco al di fuori dalla zona punti la giovane promessa Dominik Paris, ma i segnali lanciati dal 20enne di Merano sono positivi e interessanti.
Deludono invece big del calibro di Defago, Kroell, Buechel o il neo-vincitore del'ultimo SuperG Osborne-Paradis.
Da sottolineare, purtroppo anche questa settimana, i gravi infortuni di Pierre-Emanuel Dalcin (frattura del radio, spalla lussata e trauma cranico) e Rainer Schoenfelder (probabile nuova lesione al ginocchio già infortunato).
Si chiude alla domenica con il gigante e, come detto, a vincere è ancora Janka. Successo costruito con una prima manche da antologia, alla quale il solo Raich è in grado di resistere, cui fa seguito una seconda discesa senza rischi eccessivi, seppur con il terzo tempo di frazione, per regolare in scioltezza l'onnipresente austriaco. Ultimo gradino del podio per Svindal, il migliore in assoluto nella seconda manche, il quale corona un weekend più che positivo in grado di rilanciarlo nella corsa al coppone. Leggermente in ombra Didier Cuche (un 7° posto che gli vale comunque una buona dose di punti), male invece la sorpresa della stagione scorsa Marcel Hirscher, vera delusione (eccezion fatta per l'esibizione nel parallelo di Mosca) di quest'inizio di CdM.
Il carro azzurro è trainato da un sorprendente Davide Simoncelli (9° al traguardo dopo una prima manche eccelsa e chiusa in quinta posizione), e da un rinato Alberto Schieppati (partito con pettorale numero 42, chiude 16°); soltanto sufficienti le prove di Ploner (24°) e Gufler (26°), ma punti importanti per consolidare/migliorare il proprio ranking. Deludono invece i nostri alfieri più rappresentativi: sottotono Blardone (ritirato nella seconda manche dopo aver chiuso la prima in 13° piazza), mai in gara Moelgg (caduto dopo trenta secondi dopo aver inforcato dolorosamente una porta col braccio sinistro).
Si torna immediatamente in Europa per iniziare il lungo weekend in Val d'Isere. Seconda combinata stagionale di CdM al venerdì, seguita da SG e GS. Le occasioni per rifarsi non mancano di certo nel fitto calendario decembrino.
davide collareta
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