
Al quarto posto lo statunitense Kris Freeman, che conferma le ottime impressioni destate già lo scorso anno in tecnica classica.
Male, per non dire malissimo, gli azzurri: tutti fuori dai 30. L'unico a restare in gare, seppure per soli 3 km, è Giorgio di Centa, alla fine 33°.
Decisamente meglio la squadra femminile. Marianna Longa finisce ai piedi del podio dopo una gara in progressione, confermando la sua propensione per le distanze medio-lunghe. Bene, data la tecnica non sua, anche Arianna Follis, quattordicesima ed autrice anch'essa di una discreta rimonta. La gara è andata alla padrona di casa Aino-Kaisa Saarinen, che ha preceduto di 13" la russa Khazova e di 14" la norvegese Skofterud. Assente Marit Bjorgen.
Ma, il week-end finlandese, aveva offerto anche lo (scarno) spettacolo delle sprint, sempre in tecnica classica. Tra le donne vittoria della polacca Kowalczyk che, oltra ad accumulare punti pesanti per la coppa del mondo, rompe il dominio di Petra Majdic in questa specialità: la slovena finisce comunque seconda. Terzo gradino del podio per la slovacca Prochazkova, sesta la norvegese- classe '90- Maiken Falla, un nome da ricordare. Fuori in semifinale la migliore delle azzurre, Magda Genuin, alla fine 13esima; 26esima Arianna Follis.
Nella stessa gara maschile, nessun azzurro riesce a qualificarsi tra i 30 dei quarti di finale, confermando la scarsa competitività della nostra squadra in questa tecnica. Ad imporsi è il solito Hattestad, ormai indiscusso dominatore delle gare sprint. Alle sue spalle il connazionale Pettersen ed il russo Kriukov.
Prossimo appuntamento con la CdM a Dusseldorf: sabato, in riva al Reno, Saarinen e Northug proveranno a difendere il pettorale di leader di coppa in una sprint a tecnica libera. Domenica ancora gare sprint, ma a squadre.
Marco Cinelli
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