domenica 3 gennaio 2010

Il weekend di Oberhof riconsegna alla storia la figura del fenomeno finlandese Hannu Manninen. Alla terza gara stagionale, ad un mese dal rientro di Kuusamo (primo e secondo nelle due Gundersen) coglie l'ennesimo trionfo, particolarmente significativo: 47esimo successo in Coppa del Mondo, ovvero sorpasso sul saltatore connazionale Matti Nykanen (tristemente noto in questi stessi giorni per altre vicende) e leadership nella storia delle discipline nordiche.

Manninen ha confermato qualità potenzialmente impareggiabili. Se salta anche solo discretamente, poi sugli sci è capace di saltare ogni avversario. Gli resiste solo l'austriaco Felix Gottwald, anch'egli rientrante dopo il ritiro e anch'egli in straripante condizione fisica. Secondo nella gara di sabato, secondo anche oggi, alle spalle dell'incontenibile Johnny Spillane (foto). Quarto podio stagionale per l'olimpionico prossimo alle 34 primavere, ma ancora nessuna vittoria, prima affermazione in carriera per lo statunitense, che ripropone la candidatura del team a stelle e strisce per l'oro olimpico a squadre.

Nella classifica generale di Coppa del Mondo amministra con agio il francese Jason Lamy Chappuis. Anche nel fine settimana in cui sotto i riflettori ci sono altri personaggi, un terzo e un quarto posto ne ribadiscono la sensazionale continuità e gli consentono di allungare sul secondo, il tedesco Tino Edelmann (ora a -185). Altro tedesco in pole position per Vancouver è Bjorn Kircheisen, ancora protagonista sugli sci stretti.

Deludente, almeno in parte, Anssi Koivuranta: i rapporti di forza sono cambiati, e finché il finlandese non ritrova le migliori sensazioni sui salti, il confronto nel fondo con gli specialisti non si può porre. Doppia esibizione in chiaroscuro per Alessandro Pittin: né il trampolino né il circuito di Oberhof sono stati digeriti in toto, ma resta la tendenza al recupero sugli sci stretti. Quando il tolmezzano acquisirà sicurezza sul trampolino, potrà puntare senza mezzi termini al podio. Ha dimostrato a Ramsau di saper fare gara di testa allorquando il distacco dai primi alla partenza della 10km è limitato. Davide Bresadola e Armin Bauer faticano maggiormente, anche al cospetto del compagno di squadra. Ma restano buoni punti di riferimento per la crescita nazionale nel prossimo futuro.

Prossimo appuntamento in Val di Fiemme, in contemporanea alla chiusura del Tour de Ski. Sarà festa grande.

Daniele Todisco

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