domenica 10 gennaio 2010


Battuta d'arresto per la spedizione azzurra tra i pali stretti di Adelboden. Dopo le mirabilie di Zagabria e l'ottima prova in Alta Badia, il pendio del Chuenisbargli non regala sorrisi ai nostri alfieri.
Il tutto al termine di un weekend iniziato sotto i peggiori auspici. Venerdì mattina, località Domobianca, ultimo allenamento della nazionale azzurra di slalom prima del trasferimento in Svizzera: Giorgio Rocca accusa dolore alla coscia e, sconsolato, si ferma. In serata gli accertamenti medici rivelano un forte trauma muscolo tendineo all'adduttore: stagione probabilmente terminata, carriera forse a rischio e addio Vancouver con relativi sogni di rivalsa a cinque cerchi.

A vincere è il francese Julien Lizeroux (foto) al termine di una rimonta straordinaria. Dodicesimo tempo nella prima frazione a 1.15 dallo svedese Hargin, seconda manche da record con distacchi apocalittici ad ogni intermedio, e terza vittoria in carriera tanto insperata quanto meritata. Completano il podio l'austriaco Marcel Hirscher, nuovamente ad alti livelli anche tra i pali stretti e in guerra fratricida con i propri connazionali per ottenere l'agognato pass olimpico, e il croato Ivica Kostelic, completamente ristabilitosi dall'infortunio e miracolosamente a podio a pochi giorni dal rientro. Primo ritiro stagionale per Herbst, leader di specialità, seguito a ruota dai connazionali Pranger e Matt. Giornata positiva invece per Raich (quarta piazza che porta in dote 50 punti pesanti in chiave CdM), mentre ghiotta è l'opportunità gettata alle ortiche dallo svedese Hargin, leader al termine della prima frazione con seria ipoteca sul primo podio in carriera, ma discesa incolore alla ripresa e quinto (deludente) posto finale. Da sottolineare infine le prove del redivivo Urs Imboden (7' nonostante le 35 primavere), e il miracoloso ritorno a punti in slalom a distanza di quasi un anno per Bode Miller (14').
L'unica nota agrodolce della domenica porta il nome di Cristian Deville, ossia colui che con ogni probabilità sostituirà Rocca nella spedizione canadese: 17' posto nello slalom odierno e aspettative confermate dopo i progressi mostrati in Croazia quattro giorni fà. Il resto della compagine azzurra non brilla di certo: non qualificato Innerhofer, ritirati Gross e il giovane esordiente Mattia Casse.

Le cattive condizioni metereologiche hanno imposto la cancellazione del gigante di sabato, prova forse più suggestiva dell'intero calendario Fis. Al termine della prima manche conduceva le danze uno staordinario Davide Simoncelli, davanti a Hirscher, Kostelic e al sempre competitivo Max Blardone. Ottima, comunque, la prestazione della nazionale azzurra che annoverava tra i qualificati anche Moelgg, Ploner, Gufler, Innerhofer e Schieppati. In attesa di decisioni sull'eventuale recupero, ultimo appuntamento con le porte del gigante previsto a fine gennaio a Kranjska Gora.

La Coppa del Mondo rimane invece in terra elvetica, ci si trasferisce a Wengen. Sulle cime del Lauberhorn consueto tris di appuntamenti a partire da venerdì: supercombinata, discesa e slalom. Sperando di ripartire dalla magica notte di Zagabria.

Davide Collareta

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