domenica 10 gennaio 2010

La terribile ascesa all'Alpe del Cermis, con pendenze financo al 30%, erge Lukas Bauer e Justyna Kowalczyk a dominatori del Tour de Ski 2010.
Alla Polacca, dea sgraziata sugli sci stretti, bastano poche centinaia di metri d'ascesa per agganciare la Slovena Pedra Majdic, partita 30" prima. Le pendenze disumane le impediscono un sorpasso immediato e solo ad un chilometro dalla fine riuscirà a disfarsi della rivale involandosi verso la gloria. Alle spalle delle due si consuma la lotta per il podio tra la nostra Arianna Follis ed Aino-Kaisa Saarinen. La Finlandese sembra in grado di colmare il gap dalla Aostana per buona parte della gara, ma una reazione di orgoglio, ed un leggero calo della scandinava, permettono ad Arianna di centrare uno storico podio finale. Quinta Kristin Steira, secondo di tappa (dietro la Russa Medvedeva). Perde una posizione- scivolando all'ottavo posto- Marianna Longa dalla quale era lecito attendersi qualcosa in più nella tappa odierna. In rimonta Sabina Valbusa, miglior azzurra di giornata, che ha chiuso 19esima. Più indietro Genuin e Brocard.

Nella gara maschile accade ciò che non t'aspetti, con Petter Northug abbattuto dalla forza dirompente del Ceco Lukas Bauer, in grado di bissare il successo del 2008. Il re è nudo, e per il norvegese il TdS resta tabù. Per Northug, negli ultimi chilometri, addirittura il rischio di perdere la seconda piazza a pannaggio di uno scatenato Dario Cologna, sempre a suo agio sulle rampe del Cermis. Quarto un altrettanto bravo Markis Hellner: lo svedese rimonta due posizioni ed è tra i migliori di giornata. Crolla Alex Teichmann, da terzo a settimo.
Non impressionano gli azzurri: Di Centa sembra in grado di rimontare, ma gli ultimi tratti di salita si fanno sentire anche nelle sue gambe ed alla fine conserva la decima posizione. Posizione confermata anche per Valerio Checchi che, per sua stessa ammissione, mal digerisce pendenze così ripide. In discreta rimonta Roland Clara (21°), mentre Pietro Piller Cottrer ha preferito risparmiarsi la fatica di giornata.

Si chiude così un TdS tutto sommato positivo per la squadra azzurra ed in grado di regalare forti emozioni, a conferma della riuscita della manifestazione. Qualche dubbio resta la scelta di un finale tanto suggestivo quanto, forse, lontano dallo sci di fondo.

Marco Cinelli

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