domenica 17 gennaio 2010


Ritorno al successo per Kathrin Zettel (foto) dopo un'attesa durata quasi un anno. Sette podi in stagione prima del weekend di Maribor, mai un ritiro, solo piazzamenti in top5. Eppure la stagione dell'austriaca sembrava non dover decollare mai, troppo gravosa l'assenza di vittorie per chi è solita partire con i favori del pronostico. Il trionfo al sabato in gigante allontana i fantasmi, il bis tra i pali stretti della domenica ne è degna conseguenza: l'Austria ritrova la propria punta di diamante, Vonn e Riesch scoprono invece di avere compagnia sulla strada che porta al titolo.

In realtà la prestazione in gigante delle due protagoniste di CdM, seppur con differenti esiti, è comunque sorprendente: Maria Riesch (2°) conquista il primo podio in carriera nella disciplina a lei meno congeniale, Lindsey Vonn (secondo miglior crono nella prima manche) prova a fare altrettanto ma è costretta al ritiro a impresa quasi ultimata. Alle spalle della tedesca troviamo dunque Anja Paerson (3°) la quale, nonostante i dolori al ginocchio post-Flachau, si conferma sui livelli di Haus del weekend precedente e ottiene il terzo podio - in tre discipline differenti - in soli dieci giorni. Malino, o comunque al di sotto delle aspettative, l'ex leader di specialità Kathrin Hoelzl (4°), da segnalare invece il garone della giovane austriaca Siebenhofer (6° e vera sorpresa di giornata) nonchè il ritorno a buoni livelli della connazionale Fischbacher (5°).
Opaca la giornata delle azzurre dopo i fasti delle gare scorse: Nicole Gius è eliminata nella prima frazione, Federica Brignone non termina la seconda manche, decisamente in sordina Denise Karbon (24°), mentre è discreta la prova di Giulia Gianesini (17°). Unica a salvarsi è Manuela Moelgg (10°), ma il distacco accusato nella prima frazione (+1.66 rispetto alla Zettel) è eccessivo per un'atleta con velleità da podio. Domenica a Cortina, ultimo appuntamento pre-olimpico tra le porte del gigante, urge immediato riscatto.

In slalom, oltre alla già menzionata vincitrice Zettel, assoluta protagonista del giorno è l'eroina di casa Tina Maze (2°). Continuano a stupire i progressi della slovena in una disciplina che non l'ha mai vista protagonista, nè tanto meno comparsa, eppure: 12° ad Are e Levi, 6° a Zagabria, 4° a Lienz, a podio a Maribor. Impossibile a inizio stagione annoverare Tina Maze tra le papabili pretendenti al podio olimpico, inevitabile farlo oggi nel pieno di un'escalation che potrebbe raggiungere il vertice massimo proprio nell'appuntamento a cinque cerchi. Completa il podio Maria Riesch (3°) davanti alla sorellina Susanne (4°), ma la vera sconfitta di giornata è l'austriaca Marlies Schild, dominatrice assoluta della prima frazione, rea di aver inforcato a metà tracciato nella seconda manche nonostante 99 centesimi di vantaggio da amministrare sulla connazionale Zettel negli ultimi trenta secondi di gara. Ennesimo ritiro per Lindsay Vonn (0 punti per lei nel weekend, leadership che passa nelle mani della Riesch), solita prestazione sottotono per Sarka Zahrobska (9°), ridimensionata la protagonista di inizio stagione Sandrine Aubert (buon 5° posto ma velleità di vittoria lontane quasi due secondi).
Nazionale italiana in chiarocuro in virtù di una pessima prima manche seguita da una soddisfacente seconda: Manuela Moelgg (12° al termine con quarto tempo di manche) e Denise Karbon (13° con terzo miglior crono) si rendono protagoniste di un'ottima rimonta che le porta a ridosso della top10, discorso simile anche per Nicole Gius (20°), mentre perde qualcosina Chiara Costazza (18°). Non riesce invece l'impresa a Irene Curtoni (eliminata nella prima frazione), costretta a rinunciare ai sogni canadesi. Gli appelli tra i pali stretti sono terminati, esame finale previsto il 26 febbraio, località Vancouver.

La Coppa del Mondo si trasferisce invece in Italia: long weekend a Cortina con superg, discesa e gigante. Olympia delle Tofane all'orizzonte, nella speranza che le gigantiste abbiano voltato pagina in fretta, nella speranza che Fanchini e Merighetti riprendano quel discorso lasciato in sospeso ad Haus.

Davide Collareta

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