sabato 16 gennaio 2010


Lo aspettavamo da tanto, troppo tempo. Tra infortuni, dolori vari, vacanze allungate, ritiri e inforcate, Bode Miller mancava al successo da quasi due anni. E con questo diventano 32 i sigilli di Crazy Bode, un successo in supercombinata costruito ovviamente in discesa e, strano a dirsi, vantaggio amministrato con giudizio nella manche di slalom.

Avvio strano a Wengen con una discesa che, complici le mutevoli condizioni di meteo e pista, regala sorprese e concede qualche vantaggio ai primi in partenza. Ne approfitta Miller che scava un solco incolmabile per i più, relegando i principali antagonisti a oltre due secondi di distacco. Unico in grado di limitare i danni e infiammare la gara è l'elvetico Carlo Janka, per un duello finale che sembra, e così effettivamente sarà, destinato a vedere due soli protagonisti.
Kostelic (6° al termine della gara) paga un dazio troppo elevato in discesa per poter ambire a un posto sul podio, il connazionale specialista Zrncic-Dim si autoelimina con un erroraccio sul muro finale, mentre l'elvetico Defago (9° grazie a una pazzesca manche di slalom) sembra quasi irriconoscibile sui pendii che una stagione fà l'hanno trionfare in discesa. Gli slalomisti compiono il proprio dovere tra i pali stretti e la rimonta ha inizio: Ligety sembra però spento rispetto al solito e si accontenta di un mesto 5° posto, Raich (4°) fa registrare il miglior tempo di manche e sfiora il podio, mentre Silvan Zurbriggen si dimostra il più costante tra i compagni di specialità e chiude 3°.
Il duello Miller vs Janka sembra chiuso in partenza, con l'americano nettamente favorito dall'alto dei 69 centesimi di vantaggio, nonchè una carriera, per quanto distante essa sia, di tutto rispetto anche tra i pali stretti (cinque successi in CdM nel proprio palmarès). Ma la proverbiale pazzia e incostanza di Rodeo Miller lasciano però aperta qualsiasi porta, e Carlo Janka prova a sfondare: 13° tempo di manche, leadership provvisoria e palla a Miller. L'americano scende intelligentemente col freno a mano tirato, dimezza il proprio vantaggio, ma porta a casa i 100 punti. Primo podio stagionale, e il gradino è subito quello più alto. Il tutto in puro Bode's Style.
Poco si pretendeva dagli azzurri, e poco è arrivato. Il migliore è Innerhofer (10°), il quale paradossalmente (e su questo occorrerebbe riflettere) recupera qualche posizione in slalom. Inatteso posticino al sole anche per Paris (14°) e Thanei (25°), non tanto per l'inevitabile risultato finale quanto per gli ottimi parziali in discesa (rispettivamente terzo e quinto tempo) che permettono ai nostri azzurri di guadagnare così un minimo di visibilità in diretta mondiale: soddisfazione non da poco per chi è solito partire con pettorali elevati e costantemente snobbati dai palinsesti televisivi. Discreto Pieruz (28°), male Staudacher (29°), fuori Casse, mentre è buona la sola prova in slalom di Moelgg (22° al traguardo in virtù del distacco abissale accusato in discesa).

A Kitzbuhel, settimana prossima, andrà in scena la combinata classica, quelli dai sapori antichi. Si sommano i tempi della discesa ufficiale del sabato a quelli delle due manche dello slalom domenicale: gara per pochi eletti, gli slalomisti puri sono pregati di astenersi. Le supercombinate di CdM terminano qui, in attesa della più importante degli ultimi quattro anni: 16 febbaio 2010, in palio tre medaglie olimpiche.

Davide Collareta

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