
Cambiano le piste, ma il copione è il medesimo. Quando le porte si allargano e le velocità sfiorano i 100 km/h, i giochi per la vittoria sono chiusi in partenza. Inutile sperare nel maltempo, nebbia e neve non cambierebbero le sorti. Inutile fare la gara della vita, il gap dall'americana è incolmabile.
Dopo la tripletta di Haus, arriva la doppietta di Cortina: altri 200 punti in saccoccia e il discorso per le coppette di specialità sembra definitivamente chiuso. Per la matematica occorrerà aspettare l'appuntamento di St. Moritz nel prossimo weekend: fine gennaio, roba da guinness.
In discesa i successi stagionali salgono così a 5, per un bottino di 500 punti su 500 disponibili che la dice lunga sui valori odierni. E in Svizzera la Regina andrà a caccia del record: obiettivo eguagliare i sei successi consecutivi, a cavallo di due stagioni, ottenuti della connazionale Picabo Street nel 1995. Difficile trovare modo migliore per presentarsi ai Giochi di Vancouver...
In SuperG il dominio è imbarazzante: uniche in grado di contenere i danni sotto il secondo di distacco sono l'elvetica Fabienne Suter (2° a +0.67) e la solita Anja Paerson (3° a +0.74). Non pervenuto il resto delle avversarie di sempre: malissimo Maria Riesch (15°), opaca la Goergl (10°), irriconoscibili le canadesi (17° Brydon, 27° Janyk), addirittura ritirate le svizzere Styger e Aufdenblatten. E le azzurre? Sui tanto amati pendii delle Tofane ci si aspettava risultati importanti, ma così non è stato. In chiaroscuro la gara di Nadia Fanchini (11°): divina nel tratto centrale con il miglior parziale, pasticciona a inizio e fine tracciato per un +1.40 totale che non può certo essere ritenuto soddisfacente. Incoraggiante, invece, la prestazione di Lucia Recchia (9°) la quale prosegue nella propria scalata conquistando per la prima volta in stagione un piazzamente nella top10. Delude il resto della spedizione italiana: solo un paio di punticini per Johanna Schnarf (29°), male Ceccarelli (42°), ritiri per Merighetti, Siorpaes ed Elena Fanchini, mentre per Federica Brignone un semplice assaggio di neve e porte da aggredire domani in gigante.
Il copione della discesa odierna è lo stesso, i distacchi pure. In realtà Maria Riesch (2°) prova a far saltare il banco e il duello fino all'ultimo intermedio può ancora definirsi tale. Ma il colpo di Stato non s'ha da fare, e la Regina negli ultimi venti secondi di gara stampa un parziale da record rifilando decimi a tutte. La teutonica amica/rivale è ricacciata a quasi mezzo secondo, e il 30° sigillo in carriera dell'americana entra negli annali. A completare il podio troviamo ancora una volta Anja Paerson, in ex-equo con Nadia Kamer, 23enne svizzera costantemente a ridosso delle big di disciplina. Altro ex-equo, ma ai piedi del podio per soli 2 centesimi, per la quinta posizione di Suter e Jacquemod, per un totale di sole sei atlete rimaste sotto il secondo di distacco dalla Vonn. Ancora sottotono le azzurre: discreta la decima piazza di Daniela Merighetti nuovamente sui livelli di Haus, e l'undicesima di Elena Fanchini al miglior risultato stagionale. Delude invece la sorella Nadia (23°), e in parte anche Lucia Recchia (20°) lontana dai livelli mostrati il giorno precedente; qualche punticino infine per Schanrf (24°) e Siorpaes (27°), più attardate Stuffer e Ceccarelli.
Prossimo appuntamento con la velocità previsto sulle nevi svizzere di St. Moritz nel prossimo weekend, ultima tappa del calendario pre-olimpico.
La Coppa del Mondo rimane ancora a Cortina per il gigante di domani: azzurre ancora a caccia del primo successo stagionale...
Davide Collareta
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