

Storica medaglia di bronzo per Alessandro Pittin nella combinata nordica NH+10Km.
Lo diciamo da mesi, questo 20enne di Tolmezzo ha i cromosomi del fuoriclasse. Beh, se ne erano accorti in tanti che il dominatore della categoria juniores potesse arrivare sul circuito maggiore e continuare a fare faville. Ma nessuno immaginava una crescita così strepitosa. Prima medaglia olimpica individuale per un combinatista italiano, risultato pazzesco.
Il salto è la discriminante tra una gara da gregario o protagonista. E Alessandro, confermandosi sulle misure dei salti di prova, è atterrato a 100 metri spaccati che l'hanno sistemato in sesta posizione. Lontano dall'innocuo, sugli sci, Ryynaenen, ma a contatto con Lodwick, Spillane, Lamy Chappuis. Che infatti ad inizio Gundersen han fatto gruppetto e a ritmi blandi (ma non troppo da farsi assorbire dal gruppo di Frenzel, dagli incandescenti Moan e Gottwald e da uno spento Manninen) sono arrivati fino al traguardo. Ci ha provato in discesa Kobayashi, poi Spillane ha rilanciato l'azione. Pittin e Lamy Chappuis rispondevano, Demong e Koivuranta si staccavano. Il giapponese salta, restano in 4 (c'è anche l'altro statunitense Lodwick) e parte la volata lunga. Come più volte accaduto in stagione, il francese leader di Coppa quando sprinta fa pressoché il vuoto. Come più volte accaduto in stagione, taglia il traguardo per primo. E come più volte è accaduto in stagione, ben 3 prima di oggi, Pittin contiene il ritorno del bicampione mondiale in carica Lodwick e si prende un terzo posto magnifico.
Alza le braccia al cielo Alessandro, e ne ha tutte le ragioni. A 20 anni ha già una medaglia appesa al collo.
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