mercoledì 17 febbraio 2010

Giornata senza troppe emozioni per i colori azzurri; a togliere ulteriormente brio, il rinvio- a venerdì 18- della supercombinata maschile. E allora iniziamo dalla fine con l'atteso programma corto della gara maschile di pattinaggio artistico. Si attendeva il primo round del duello tra Evgeni Plushenko e Patrick Chan: se il primo non ha tradito, non si può dire altrettanto del canadese, soltanto settimo. Lo zar del ghiaccio rasenta la perfezione sulle note del “Concerto” di Aranjuez (quello di “Caro Amore” di De Andre', per intenderci). Impeccabile il quadruplo Toeloop, da lode tutte le altre acrobazie, con un triplo Axel ed un triplo Lutz da manuale. Primo posto per il russo con 90.85. Ma, a discapito dell'entità della valutazione ottenuta, il margine sui più immediati rivali è ben risicato: a meno di un punto sono infatti Evan Lysacek- particolarmente premiato per la sua sequenza circolare sull' Uccello di Fuoco di Stravinsky- ed il giapponese Takahashi- che ha sorpreso per la qualità tecnica del suo programma. Ma attenzione anche a Stephane Lambiel, quinto. L'elvetico, sulle note del “Guglielmo Tell” di Rossini, ha proposto un programma che ha spiccato più di ogni altro per la componente artistica, ed il distacco di sei punti dalla vetta sono figli di una non corretta esecuzione del quadruplo Toeloop e- forse- di una certa severità dei giudici. In chiaroscuro gli azzurri: se il 20° posto di Paolo Bacchini, autore di un esercizio pulito sulle note del “Fablieux Destin d'Amelie Portain” di Yann Tiersen, altrettanto non si può dire della prova di Samuel Contesti, caduto sul triplo Flip del suo esercizio rockeggiante.

Nel biathlon destini assai diversi per le due gare ad inseguimento. Nelle donne pochi- e prevedibili- i cambiamenti che hanno interessato il podio: alla Neuner basta sbagliare non più della slovacca Kuzmina per invertire i primi due gradini del podio rispetto alla sprint. Sul terzo gradino del podio sventola ancora la bandiera transalpina, ma cambia l'attrice protagonista: una gara intonsa da errori permette a Marie Laure Brunet la rimonta sulla connazionale Marie Dorin, alla fine addirittura 17esima. Male le nostre azzurre, tutte relegate nelle ultime dieci posizioni; la £migliore” è Michela Ponza, 50esima.
Nella stessa gara maschile sono molti gli schemi a saltare. Il francese Jay non riesce a bissare l'oro ma, una certa pulizia al tiro, gli permette di preservare almeno un gradino del podio: il terzo. A vincere- a sorpresa- è il finlandese Bjorn Ferry scattato per ottavo e perfetto fino all'ultimo poligoni quando si concede il lusso di un errore. Argento per l'austriaco Christoph Saumann, che di errori ne fa due. Chi sbaglia, e parecchio, è il favorito della vigilia Emil Svendsen, ottavo con addirittura quattro errori. Due errori all'ultima serie costano carissimo a Ole Einar Bjoerndalen, arrivato ad assaporare il podio dopo una grande rimonta dal 17° posto. Anche qui squadra azzurra imbarazzante ed integralmente rilegata nei bassifondi della classifica. Meno peggio del gruppo fa Markus Windish, 53°.

Lo snowboard porta il secondo oro al medagliere canadese, sin qui in ritardo sulla tabella di marcia che porta al primato per nazioni. Sul gradino più alto sale Maelle Ricker nella funambolica gara di cross. A farle compagnia la transalpina Deborah Anthonioz e la svizzera Silvia Nobs. Precocemente eliminare Lindsey Jacobellis- che sbaglia in semifinale- e Dominique Maltais, che fallisce la qualifica. Sfortunata la nostra Raffaella Brutto, 17esima nelle qualificazioni e prima delle escluse.

Nello slittino le ultime due manche non mutano interpreti e posizioni sul podio: al primo posto resta la tedesca Tatjana Huefner cui fa compagnia, sul terzo gradino del podio, la connazionale Natalie Gesenberger. Tra le due teutoniche, l'austriaca Reithmayer che si dimostra ben più di un fuoco fatuo. Molto indietro l'azzurra Sandra Gasparini, 20esima ad oltre tre secondi.

Infine il pattinaggio di velocità alle prese con un imprevisto dominio coreano. Nei 500 metri è Sang-Hwa Lee a farsi beffe- per 5 centesimi- della grande favorita Jenny Wolf. Bronzo alla cinese Wang. Venticinquesima l'unica pattinatrice italiana presente a Vancouver Chiara Simionato.


Marco Cinelli

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