domenica 28 febbraio 2010

Ultime ore riscaldate dal tepore del fuoco d'olimpia. Si chiude un'edizione dei giochi per noi piuttosto avara di soddisfazioni ed emozioni, arrivate per lo più da atleti che altre bandiere rappresentavano. Il dolce sapore dell'oro è finalmente arrivato, un sapore che renderà meno amaro il commiato dai cinque cerchi, dalle gare, dalle nottate insonni. Ma i giochi olimpici sono unici anche per questo... Ma prima di abbandonarci ai ricordi e a quella sottile malinconia che ci avvolgerà- inesorabilmente- quando al tripode verrà tolta la linfa che lo alimenta, godiamoci gli ultimi spezzoni di gare senza pensare a quel che sarà subito dopo.

Gare, solo due quelle in programma oggi, ma attese- molto. Nel parallelo con Torino 2006 spesso perpetuato durante queste due settimane di presentazione, non si può non ricordare l'oro di Giorgio di Centa nella 50 chilometri di fondo, ma allora la tecnica- quella libera- ci era amica. L'improbabile, che è comunque diverso dall'impossibile, accompagna i pronostici della vigilia riguardo i nostri alfieri. A provarci lo stesso Giorgio di Centa , in primis, parso assai poco brillante in tutti i 55 km sin qui sciati: tanto nei 30 in pattinato, tanto nei 25 in alternato che includono i 10- disastrosi- della staffetta. Valerio Checchi, su un tracciato forse troppo duro con quei due strappetti taglia-braccia, e gambe, per un fondista “pesante” come lui. Ma nei giochi degli appenninici, chissà che il laziale di Subiaco non diventi la medaglia più meridionale della storia invernale italiana... Difficile pronosticare nelle prime posizioni tanto Pietro Piller Cottrer quanto Roland Clara: al primo troppo indigesta la tecnica classica, al secondo sin qui troppo indigesta l'intera stagione sugli sci stretti.
Nella penultima corsa alloro, che regala anche il prestigio di una premiazione esclusiva durante la cerimonia di chiusura, si sfideranno i soliti Petter Northug e Lukas Baur. Per il primo buona qualsiasi condotta di gara viste condizione di forma e capacità allo sprint, per il secondo la necessità di una gara dura che spezzi il fiato a tutti i rivali più veloci di lui allo sprint. Un testa a testa dunque, ma non si possono omettere i nomi di Dario Cologna, già oro nella 15 tl, Andres Veerpalu, cui tanto piace la tc e che tanto ha preparato questo appuntamento, ma anche i russi Legkov e Vyleghzanin. Partenza, tutti assieme, alle 18.30.

Dulcis in fundo, dicevano i latini, ed oggi saranno canadesi e statunitensi a a gustarsi l'ultima- epica- finale, quella dell'hockey. In palio non solo una medaglia più pregiata di altre, ma anche il dominio tra le due scuole principali della specialità. Una sconfitta getterebbe nello sconforto i padroni di casa che, siamo certi, chiuderebbero i giochi con una tristezza ben maggiore a quella che caratterizza la “sera del dì di festa”- nonostante l'ormai certo trionfo nel medagliere. Canada-Stati Uniti è la Partita, senza mezze misure. Sirena d'inizio alle 21.15.

Chiudendo questa rubrica , ci permettiamo di ringraziare lo sparuto- ma assiduo- pubblico che ha avuto la cortesia di leggerci permettendoci di vivere ancor più pienamente queste due settimane.

Invitandovi a leggerci ancora vi auguro, come sempre

Buona Olimpiade,

Marco Cinelli

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