venerdì 19 febbraio 2010


1-1 e palla al centro.
Pronostici al femminile ancora rispettati sulle nevi di Whistler, e la risposta di Maria Riesch allo strapotere di Lindsey Vonn giunge immediata. A distanza di sole 24 ore da una pessima discesa libera che avrebbe dovuto vederla quanto meno sul podio, la giunonica atleta di Garmisch da sfoggio delle proprie innate capacità di polivalenza: secondo miglior tempo nella manche veloce nonostante un paio di erroracci nella parte alta del tracciato, buon tempo in slalom senza eccessivi rischi, e primo oro olimpico in una rassegna che sicuramente la vedrà protagonista sino alla fine.

Ci ha provato Lindsey Vonn ma il bis, quest'oggi, era impossibile o quasi: troppo risicato il vantaggio conquistato in discesa per tenere botta al ritorno della tedesca tra i pali stretti, eppure all'ultimo intermedio l'americana era lì, a soli 18 centesimi, a un passo da una seconda piazza che difficilmente avrebbe potuto sfuggirle di mano. Ma la legge dello slalom è, come al solito, impietosa: inforcata a poche porte dal traguardo e addio argento, l'appuntamento con la seconda medaglia è così rimandato al super-g di sabato.
Chi, invece, sembra non voler fermarsi più è la straordinaria Julia Mancuso, autentica sorpresa e mina vagante dell'intera rassegna. Argento in discesa, argento in supercombinata, il tutto in soli due giorni. Naturale - dopo quanto visto mercoledì - il terzo tempo in discesa, sorprendente invece il nono miglior parziale in slalom, disciplina nella quale il folletto d Squaw Valley (ma di chiare origini italiane) non si cimentava da circa due anni.
Chiude il podio la svedese Anja Paerson per un'impresa che, più che sportiva, potremmo definire epica. In dubbio sino all'ultimo la sua partecipazione dopo il tremendo volo del giorno precedente, eppure Anja, seppur dolorante, si presenta al cancelletto senza timori di sorta: benino in discesa, staordinaria in slalom, e bronzo finale da utilizzare come spot olimpico. Medaglia che si aggiunge alle due vinte a Salt Lake nel 2002, e alle tre vinte a Torino 2006: un bottino semplicemente spaventoso per la campionessa più vittoriosa del millennio.
Piedi del podio per Kathrin Zettel (4°) e Tina Maze (5°), ma prestazioni benauguranti in vista di una seconda settimana olimpica che dovrebbe consacrarle nelle discipline più tecniche. Discorso identico per Sarka Zahrobska (7° con miglior tempo di manche) e Michaela Kirchgasser (9°), mentre non riesce la seconda impresa consecutiva a Lizzie Goergl, autrice di un erroraccio a pochi pali da traguardo.
In chiaroscuro le uniche due azzurre presenti: bene Johanna Schnarf (8°) ancora stabilmente nella top10 di disciplina, male Daniela Merighetti al secondo ritiro consecutivo dopo il volo del giorno precedente.

Ragazze in pista tra 48 ore per un super-g che si annuncia nuovamente scoppiettante: Vonn e Riesch a caccia del secondo oro, Anja Paerson pronta a scrivere una delle pagine più belle e incredibili di questo sport. Buona visione.

Davide Collareta

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